Valentino Rossi, Dovizioso: “E’ l’unico pilota che può permetterselo”

Andrea Dovizioso torna a parlare di Valentino Rossi nel corso di una lezione tenuta alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Getty Images)

Valentino Rossi continua a calamitare l’attenzione di tutti. Nonostante i risultati non siano più all’altezza della sua fama, o forse proprio per questo, si parla sempre di più del Dottore in MotoGP. Negli ultimi giorni ha fatto discutere l’indiscrezione di un suo possibile ritiro a stagione in corso, prontamente smentita dalla famiglia. Certo il pilota di Tavullia è chiamato a decidere se continuare o meno la sua ultraventennale carriera. Una scelta che toccherà soltanto a lui perché una moto su cui salire a Rossi difficilmente mancherà se vorrà proseguire come pilota.

Di Valentino ha parlato anche Andrea Dovizioso, un altro decano del motociclismo che non ha intenzione di abbandonare questo mondo. Fermo dopo la fine del contratto con la Ducati, il 35enne ha stretto un accordo con l’Aprilia per effettuare una serie di test quest’anno e potrebbe tornare in MotoGP nella prossima stagione proprio in sella ad una moto di Noale. Intanto Dovizioso, nel corso di una lezione tenuta alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, si è soffermato anche sul futuro di Valentino Rossi.

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Valentino Rossi, Dovizioso: “Il ritiro non è per forza una cosa brutta”

Rossi e Dovizioso
Rossi e Dovizioso (Getty Images)

Parlando agli studenti Dovizioso racconta come nasconde le scelte dei piloti: “L’anima è comandata sempre da cuore e passione – dice l’ex DucatiValentino deciderà quando smettere“. Anche perché Rossi si è guadagnato una possibilità che altri piloti non hanno: “E’ l’unico pilota che può permettersi di correre anche senza giocarsi il titolo“.

Certo, vederlo nelle retrovie non è un grande spettacolo: “Non fa piacere vedere Rossi lontano da certe posizioni. Quest’anno sta avendo risultati diversi da quelli del passato e toccherà a lui analizzarli e decidere di conseguenza“. Di certo prima o poi il ritiro arriverà e non dovrà per forza di cose essere visto come un momento negativo: “Non è una cosa brutta per forza. Il ritiro è la chiusura inevitabile di un ciclo e Rossi l’affronterà quando lo vorrà“.

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