La IndyCar ha ufficializzato che le nuove auto ibride saranno testate già nei prossimi mesi per rivoluzionare modelli e regolamenti nel 2023
La notizia è degna di un’autentica rivoluzione: perché seguendo il tracciato già consolidato con l’era ibrida iniziata ormai diversi anni fa dalla Formula 1, anche la Indycar si appresta a cambiare regole, motori e modelli.
La IndyCar dal 2023 è ibrida
Si tratta di una notizia importantissima: perché proprio la Indy era considerata una delle serie più integraliste. Una di quelle che fino all’ultimo ha cercato di salvaguardare lo sviluppo di motori termici tradizionali. Il passaggio all’ibrido era stato avvallato due anni fa. Un anno per pianificare, ma ora i motori sono in produzione, testate e i primi test su in pista inizieranno fin dai prossimi mesi.
Lo ha rivelato il presidente di IndyCar Jay Frye che si è detto ottimista che la transizione possa concretizzarsi in tempi brevi. “Ci sono stati un paio di rinvii – dice Frye – ma ora siamo in grado di garantire che nei prossimi mesi i motori saranno pronti e disponibili e che i primi test si terranno fin 2022”.
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Il nuovo motore ibrido: caratteristiche
A produrre il nuovo motore ibrido saranno per ora Chevrolet e Honda, propulsori completamente diversi da quelli in essere che quest’anno festeggiano dieci anni di vita. Il motore attuale è un V6 biturbo da 2.2 litri che eroga 700 cavalli. Il nuovo propulsore è un 2.4 da 800 cavalli con 100 ulteriori cavalli garantiti dal KERS. Una svolta davvero epocale che alla fine porterà i bolidi Indy a sfondare il tetto dei 900 cavalli.
Frye ha rivelato di avere già ‘sentito’ il nuovo motore: “Honda e Chevrolet che stanno sviluppando il motore lo hanno già testato sul banco, e lo stanno perfezionando”.
Il nuovo propulsore ibrido obbligherà a numerose novità progettuali le scuderie: nuovi cablaggi, nuovo sistema di raffreddamento, nuova centralina. Sarà una vettura molto più pesante rispetto a quella attuale: non meno di un quintale in più.
Intanto continueranno anche le simulazioni: “Nel 2022 le auto cambieranno poco, punteremo al risparmio e al contenimento dei costi in vista di un 2023 che si preannuncia rivoluzionario” conclude Frye.