Moto GP

Petrucci, la dura critica dopo la morte di Dupasquier: “Comandano loro”

Danilo Petrucci protagonista di una dura critica dopo la morte di Jason Dupasquier al Mugello: “Comandano loro”

Danilo Petrucci (Getty Images)

Danilo Petrucci, in sella alla sua Ktm, ha chiuso al nono posto il GP del Mugello, sesto appuntamento del Mondiale di MotoGP. Un appuntamento che è stato condizionato dalla scomparsa di Jason Dupasquier, lo sfortunato pilota che ha perso la vita ieri dopo il gravissimo incidente nelle Qualifiche di Moto3.

Una vera e propria tragedia, di quelle che non dovrebbero accadere mai; il circus, però, non si è fermato, anzi. Un minuto di silenzio prima della partenza della gara di MotoGP e via con i piloti a darsi battaglia fin dalle prime curve, senza esclusione di colpi.

Siamo persone, Jason non lo conoscevo ma mi sono sentito sporco” ha spiegato Petrucci a La Repubblica svelando anche la sua intenzione. “E’ all’obitorio, presto sarà sotto terra, non ci potevamo fermare per 24 ore e correre lunedì? Sono gli sponsor che comandano, non ci ha interpellato nessuno” ha attaccato il pilota della Ktm.

LEGGI ANCHE >>> Morte Jason Dupasquier, l’ultimo saluto dei piloti e dei Team

Danilo Petrucci ricorda il 2011

Danilo Petrucci (Getty Images)

Per una questione di rispetto non volevo correre. Ho pensato di andare via quando l’ho saputo, durante la gara di Moto2” l’ammissione di Petrucci che ha spiegato anche il dietrofront. “Sarei però passato per quello strano, poco professionale” le sue parole prima di ricordare un aneddoto simile in passato. “Accadde anche nel 2011; vedemmo morire Simoncelli in Malesia, io correvo in Superstock. Tutti decisi a non correre, poi ognuno decise per sé e solo io mi rifiutai. Alla fine, però, corsi perché gli altri brontolavano, sostenevano che presi quella decisione in quanto già vincitore del campionato. Piansi al traguardo“.

Abbiamo corso sul suo sangue – ha proseguito anche crudamente Petrucci – la presenza di liquido sull’asfalto segnalato dalle bandiere giallorosse esposte. Il minuto di silenzio e poi in pista per correre. Lo svizzero Luthi, suo amico, è rimasto ai box“.

Petrucci, poi, solleva anche un’altra polemica. “Era solo un ragazzino Jason, sarebbe andata in maniera diversa se fosse scomparso un pilota di MotoGP” le parole di Petrucci prima dell’affondo definitivo. “Si usano diverse misure e pesi, Simoncelli, Dupasquier e Salom sono come me, Valentino Rossi e Mir. Già da sabato era chiaro, io e Valentino ne abbiamo viste tante, siamo tra i più vecchi“.

Non vi sono colpe né responsabilità ma a nessuno avrebbe fatto male un giorno di pausa. Siamo diventati meno umani” ha detto Petrucci per poi concludere con “hanno almeno avuto la decenza di non stappare lo champagne sul podio“.

Giovanni Spinazzola

Recent Posts

Salvare l’auto dalla grandine: il trucco economico che ti fa dormire tranquillo, addio bozzi sull’auto

La grandine può essere un grande nemico per gli automobilisti, ma esiste una soluzione davvero…

14 minuti ago

Vespa 400, l’incredibile collaborazione Piaggio/Fiat: dimenticate il solito scooter

Una Vespa molto speciale, nata da una collaborazione fuori di testa. I due giganti Piaggio e FIAT…

13 ore ago

Fiat Downtown, il clone in miniatura della Multipla che piace a tutti, ed è anche 3 posti

La Smart è una microcar conosciutissima, ma anche la Fiat ha avuto la 'sua' Smart.…

15 ore ago

2mila km con un litro di benzina: il sogno di ogni automobilista diventa realtà grazie a un gruppo di italiani

Ormai la tecnologia ha reso possibili cose che pochi anni fa potevamo solo sognarci. Questo veicolo…

17 ore ago

Auto nuova a meno di 10mila euro: questo modello a 5 porte sta facendo impazzire tutti

Ogni anno vengono prodotte automobili nuove da far valutare ai tanti clienti che vantail mercato…

18 ore ago

Altro che Dacia, questo è il suv di lusso da comprare oggi nuovo con meno di 20mila euro

Tutti quanti, chi più e chi meno, conosciamo il marchio Dacia. Non è l'unico, però,…

20 ore ago