Nel circus della F1 tiene banco la questione relativa alle ali flessibili. Ross Brawn spiega l’esistenza del metodo
La Formula 1 sta osservando una settimana di riposo prima del GP di Baku, in Azerbaigian in programma la prossima settimana che riaprirà le ostilità. Tiene banco la questione delle ali flessibili che darebbero un vantaggio non indifferente a molte monoposto del circus in termini di aerodinamica. E’ stata la Mercedes a sollevare il caso nei confronti della Red Bull, con le due scuderie in lotta per il Mondiale e la FIA è pronta a decidere il da farsi; con i nuovi test sulla sopportazione del carico sulle ali, la Federazione punta a chiarire definitivamente la questione.
Chiaramente, se fossero ritenute non idonee, le scuderie avranno l’obbligo di porre rimedio. Toto Wolff, che ha parlato di vuoto legislativo creato dai ritardi, sarebbe addirittura pronto a rivolgersi alla Corte d’Appello in caso di non accoglimento della protesta. Una decisione quasi estrema, di fatto. D’altronde la Mercedes, al pari di McLaren ed Aston Martin, dovrebbero superare i controlli senza problemi, come sostenuto da ESPN.
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Ross Brawn ed il racconto curioso sulle ali flessibili in F1
E proprio il Motorsport Managing Director ha svelato il suo pensiero proprio ad ESPN. “Ci sono dei test prestabiliti dalla FIA – ha spiegato Brawn – in grado di determinare i limiti oltre i quali non poter andare. E’ stata coerente la FIA e mi stupirei se i commissari andassero contro la Federazione” ha aggiunto.
L’ex Direttore tecnico della Ferrari ha anche svelato come la questione ali flessibili si riproponga sempre in Formula 1. “Penso che siamo arrivati alla versione della saga numero 27, tantissime volte in 40 anni di automobilismo ci sono passato su questo”. Brawn ha poi raccontato un episodio davvero curioso. “Patrick Head della Williams saltava in parco chiuso sulle ali della mia monoposto, voleva dimostrare non fossero rigide abbastanza“.
“Se le ali superano il test – ha detto – non vi sono irregolarità. La FIA, su richiesta, può verificare e modificare i test in caso lo ritenesse valido, ma il metodo per risolvere il problema credo non vada cambiato. Si deve intervenire, invece, in caso di meccanismi nascosti“.