La prima giornata di qualificazioni della 500 Miglia di Indianapolis conferma una Honda più veloce ma evidenzia anche tanti ‘big’ in grande difficoltà
C’è Scott Dixon davanti a tutti dopo la prima sessione delle qualificazioni della 500 Miglia di Indianapolis, in programma sullo storico ovale americano domenica prossima.
Dopo la prima sessione di qualificazioni il meccanismo dei quattro migliori tempi medi sul giro ha premiato il numero 1 favorito dal sorteggio confermando alcune sensazioni viste nel corso delle prove libere, e cioè una Penske in difficoltà, e smentendone altra: una Chevrolet nel complesso meno performante della Honda.
In attesa della ‘Fast Nine Shootout’ sembrano essere cinque i piloti in grado di strappare la pole position in vista dell’attesissima sfida numero 105 della 500 Miglia: Dixon, Colton Herta della Andretti che è entrato per trentesimo in pista ma ha piazzato giri da favola risultando alla fine secondo assoluto. Poi i compagni di scuderia Kanaan, Alex Palou e Marcus Ericsson – rispettivamente con il terzo, il sesto e l’ottavo tempo, ed Ed Carpenter.
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In particolare proprio Carpenter, quarto assoluto, pur in un dominio assoluto della Honda – ben otto auto con motore giapponese tra le prime dieci – ha messo non poca pressione a Dixon e Kanaan. A dimostrare che nella scuderia di Carpenter le scelte stanno pagando c’è da registrare la seconda auto del team in una provvisoria seconda fila, con Helio Castroneves, quinto.
Tutto è ancora da decidere: tra le Chevrolet benino il messicano Pato O’Ward, decimo e Rinus VeeKay, dodicesimo. A suo agio il debuttante Scott McLaughlin, capace di tenersi alle spalle calibri importanti come Josef Newgarden, solo 20esimo o Simon Pagenaud, vincitore del 2019, addirittura 23esimo. Malissimo Will Power, solo 31esimo. Deludente anche il polesitter dello scorso anno Marco Andretti, che chiude con un 27esimo tempo.
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A proposito di chi sta stentando è interessante la bagarre di chi rischia di restare fuori: tra i cinque piloti che non sono riusciti ancora a qualificarsi e che animeranno la sessione della
“Last Chance Qualifying” c’è – come detto – niente meno che Will Power, il pilota con più pole position in carriera. Al momento l’australiano è fuori: a giocarsi con lui l’ultima opportunità di essere in griglia ci sono Simona de Silvestro, Sage Karam, Charlie Kimball e Richard Clay Enerson. Sulla carta Power non dovrebbe avere problemi ma la sua auto non ha convinto per nulla.
Oggi si torna in pista: prima i cinque della ‘Last Chance’, ancora ufficialmente senza tempo utile. I piloti a rischio di esclusione avranno 75’ per migliorarsi. Passano in tre, solo due gli esclusi. Alle 21 (ora italiana) inizia la Fast Nine Shootout: un tentativo a testa per conquistare la pole position.
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