MotorSport

Rally Portogallo, anche Tanak si ritira, Evans al comando

Ennesimo colpo di scena nel Rally WRC di Portogallo dove anche l’estone Ott Tanak è costretto a ritirarsi proprio quando era al comando, Evans si prende la leadership

La Toyota del gallese Elfyn Evans, al comando del Rally di Portogallo dopo il ritiro di Ott Tanak (Getty Images)

Succede davvero di tutto in Portogallo, quinta tappa del mondiale Rally WRC. Dopo il clamoroso ‘botto’ di Neuville, che venerdì aveva pesantemente danneggiato la sua Hyundai, stavolta è il suo compagno di squadra Ott Tanak a ritirarsi proprio mentre aveva consolidato la sua posizione al  vertice della classifica.

Rally WRC Portogallo, fuori anche Tanak

In un rally che non ha esentato nessuno da problemi e difficoltà, con l’auto di Neuville azzoppata, Sordo protagonista di un testa coda e Ogier in forte ritardo, Ott Tanak si è ritirato a meno di 4 km dalla fine di una prova speciale che stava dominando.

L’estone aveva vinto quattro delle cinque prove speciali di giornata incrementando ulteriormente il suo vantaggio e presentandosi alla 14esima prova con un vantaggio di 22” su Evans e più di un minuto su Ogier.

A metà della 14esima prova la sua auto ha un evidente cedimento sull’asse posteriore: ruota posteriore destra bloccata, sospensione rotta. L’estone ha inutilmente provato a portare al temine la prova, ma è costretto ad arrendersi. Auto ferma e gara finita.

LEGGI ANCHE > Rally WRC, la Hyundai blocca Neuville e Tanak: accordi pluriennali

Ott Tanak costretto al ritiro dal Rally WRC di Portogallo a causa di un danno alla sospensione posteriore destra (Getty Images)

Evans al comando

A quel punto via libera per Evans che ha preso il comando della 14esima speciale presentandosi all’ultima prova di giornata con un buon vantaggio: ma anche l’inglese della Toyota è stato costretto a fare i conti con qualche imprevisto cedendo 6 preziosissimi secondi a un Dani Sordo che grazie ai guai dei suoi avversari è in piena corsa. La classifica generale dice Evans con 10” su Sordo, 1.04” su un Ogier in grandissima difficoltà seguito ad appena un secondo di distanza dal sorprendente Katsuta, il primo dei privati.

Thierry Neuville è ripartito dopo i gravi danni di venerdì: un tentativo per testare la vettura e fare qualche verifica. Ma il belga ha preferito evitare altri rischi perché la macchina risultava molto problematica.

Domenica le prove speciali conclusive: cinque prove speciali in tutto prima dell’arrivo a Matosinhos con due prove speciali a Fafe, la seconda delle quali valida come power stage, resa ancora più interessante da uno dei più temibili salti di tutto il mondiale… 73 metri di volo. Un gran rischio, ma anche uno straordinario spettacolo.

Stefano Benzi

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