Morbidelli vuole un trattamento tecnico migliore dalla Yamaha. Il managing director Lin Jarvis ci tiene a spiegare la sua posizione.
Domenica da dimenticare per Franco Morbidelli a Le Mans. Il pilota del team Petronas SRT è caduto nel primo giro dopo un contatto che lo ha portato a finire sulla ghiaia.
Tanti punti persi per la corsa al titolo mondiale MotoGP. Sicuramente Frankie è molto deluso per questo zero in classifica, ma darà il massimo per riscattarsi nel prossimo gran premio che si correrà in Italia sul circuito del Mugello.
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MotoGP, Yamaha vuole tenere Morbidelli
Proprio in occasione del GP d’Italia dovrebbe essere più chiaro anche il futuro di Morbidelli. È sotto contratto con il team Petronas SRT, che un’opzione per rinnovarlo fino al 2022. La squadra malese, però, è in scadenza con Yamaha e sta trattando il prolungamento della partnership. La casa di Iwata negozia anche con il team Aramco VR46 di Valentino Rossi, in contatto pure con Ducati, e dunque c’è incertezza su cosa succederà.
Morbidelli nel 2020 e anche nel 2021 sta correndo con una Yamaha M1 del 2019, non la migliore condizione tecnica possibile. Per la prossima stagione vuole una moto factory e se dovesse rimanere legato al marchio di Iwata dovrebbe ottenerla.
Lin Jarvis, intervistato da Sky Sport MotoGP, ha così commentato la situazione di Morbidelli: «La sua non è una moto da museo, è quella factory del 2019 e ci abbiamo lavorato tanto. È competitiva, anche se non come quella ufficiale. Non lotta per la quindicesima posizione. Capiamo che lui voglia avere una moto più competitiva. Si è guadagnato questo con la seconda posizione dello scorso anno. Io vorrei che lui rimanesse, ma sappiamo che nel futuro dovremo dargli i mezzi per avere la chance di vincere il mondiale».
Il managing director Yamaha ci tiene a ribadire di voler confermare Morbidelli anche per il futuro. Un segnale importante, anche se adesso servirà vedere come andranno le trattative tra la casa di Iwata e il team Petronas SRT.
