Romain Grosjean ritorna sui ricordi dell’incidente vissuto in Bahrain lo scorso novembre: il pilota è ricorso ad un aiuto
Romain Grosjean, a margine del GP di Francia, potrà realizzare il test con la Mercedes, come promessogli da Toto Wolff dopo il terribile incidente di Sakhir, in Bahrain. Sarà una sorta di congedo dalla Formula 1 per il pilota ad oggi impegnato in IndyCar in una nuova fase della sua carriera.
Il terribile incidente dello scorso 29 novembre, però, è ancora vivo nella mente ma anche sul corpo del francese. Al podcast Beyond the Grid ha raccontato proprio le modifiche che ha subìto la sua quotidianità. “Devo mettere la crema sulle mani ogni giorno – ha spiegato – dopo aver tolto i guanti di silicone“.
Grosjean, però, guarda soprattutto agli aspetti positivi. “Sono vivo, però, c’è mia moglie, posso giocare con i miei figli, correre“. A distanza di sei mesi, a dimostrazione di come le ustioni siano state rilevanti, vi sono ancora delle limitazioni. “Devo stare attento alla temperatura, agli sbalzi, non posso prendere il sole” ha spiegato.
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Romain Grosjean ed il ricordo all’aiuto
Il pilota francese ha anche raccontato di come sia stato necessario un supporto. “Sono andato dallo psicologo – ha ammesso il francese – perché dovevo capire dei ricordi che avevo, ho lavorato con lui per evitare di avere incubi sull’incidente“. Ha anche raccontato di come abbia rivisto il suo terribile incidente. “Ne ho parlato apertamente in famiglia, quelle immagini le ho riviste con mia moglie ed i miei figli” ha spiegato.
“Sono stato vicino alla morte, è bonus ogni giorno vissuto dall’incidente“, ha ammesso. “Ora tutto procede per la giusta strada ma di quanto sia bella la vita te ne rendi conto solo in quei momenti“. Nella sua prima gara del mondiale IndyCar a Birmingham, in Alabama, Grosjean ha chiuso al decimo posto, un buon risultato considerato il debutto assoluto nella competizione.
