É stata presentata la Nascar Next Gen, che gli appassionati americani di automobilismo hanno definito la più importante rivoluzione sportiva della categoria da cinquant’anni a questa parte
Rinviata di un anno a causa delle conseguenze della pandemia, il campionato doveva iniziare fin da quest’anno, è stata presentata la Nascar Next Gen, la nuova versione delle auto che prenderanno parte al più popolare campionato automobilistico americano.
Le auto Next Gen, definite anche Gen-7, sono nate con due scopi fondamentali: rendere le gare più equilibrate e spettacolari e abbattere i costi allargando anche ad altri produttori automobilistici, oltre ai tradizionali dealer Chevrolet, Ford e Toyota, la produzione di questi bolidi. Si tratta di vetture che in certo qual modo finiranno per assomigliare sempre di più alle vetture stradali. É un po’ come se la Nascar avesse deciso di fare un passo verso i produttori tradizionali, un po’ come molti anni fa è accaduto in Europa con la formula denominata Gran Turismo.
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Gli ultimi anni non sono stati facili per la Nascar. Alcune scuderie hanno chiuso i battenti a causa di costi eccessivi e sponsorizzazioni ridotte. La pandemia ha reso il tutto ancora più complicato.
Dal 2017, in particolare con il suo amministratore delegato Jim France, la Nascar sta cercando una soluzione e la Next Gen è una a vera e propria rivoluzione epocale. L’auto Next Gen incorpora molte parti comuni prodotte da oltre 30 produttori tradizionali. Telaio, trasmissione, sospensioni. Persino gli interni.
Rispetto alle vetture Nascar tradizionali si punterà di più sulla sicurezza con sbarre delle portiere rinforzate e più esterne e abitacolo più centrale. Nuovo il cambio: non più il tradizionale quattro marce ma un sequenziale a sei marce (cinque, più la retromarcia attivabili da una la leva al volante).
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Un altro cambiamento importante è la sostituzione delle ruote da 15 pollici con cinque dadi ad alette, con cerchi da 18 pollici con un singolo dado di bloccaggio centrale che faciliterà e velocizzerà i pitstop consentendo anche l’allestimento di un gruppo freno più grande e performante. Il motore sostanzialmente non cambierà: si parla di un V8 da 5.8 cc anche se tutta la Nascar molto presto potrebbe passare a un propulsore nuovo e più economico. La scelta dovrebbe cadere su un V6, cosa che dovrebbe avvicinare diverse altre case interessate a entrare nella competizione.
I primi prototipi hanno entusiasmato non solo la dirigenza della Nascar ma anche i piloti. La prima vettura è stata prodotta da Richard Childress, la seconda – ancora più performante – dalla Action Express Racing è stata affidata per alcuni test a Kurt Busch e Martin Truex Jr.
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Ora si passa alla fase pratica. L’auto entra in produzione per essere proposta alle varie scuderie dai tre OEM, i dealer officiali, Toyota, Ford e Chevrolet. E porte aperte a chiunque vorrà entrare. Non è un mistero che uno dei motivi per cui la Honda deciso di chiudere il suo programma F1 è proprio per incentivare i suoi investimenti sul mercato americano e sulle Nascar Next Gen.
I test ufficiali sono già ufficiali e programmati. Il primo sarà dopo la Charlotte Roval del 10 ottobre: se seguiranno almeno altri sei da qui alla fine dell’anno.
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