Mick Schumacher ha avuto nel padre Michael un modello su cui basarsi per la sua carriera in Formula 1. Consigli preziosi da parte sua.
L’anno di debutto di Mick Schumacher in Formula 1 probabilmente sarà molto complicato. Il fatto di correre per una scuderia da fondo griglia come la Haas rende difficile mostrare il proprio talento.
Comunque il campione del mondo dello scorso campionato di Formula 2 cercherà di far vedere quanto vale. Fondamentale vincere il confronto interno con il compagno di squadra Nikita Mazepin. Nei primi due gran premi ha fatto meglio del russo e deve continuare ad arrivargli davanti, cercando di sfruttare eventuali occasioni per ottenere piazzamenti superiori a quelli che consentirebbe il potenziale della monoposto.
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Mick Schumacher ha concesso un’intervista a La Gazzetta dello Sport e ha così commentato il suo debutto nel Mondiale di F1: «In Bahrain, a parte il testacoda, mi sono ritenuto soddisfatto al 90%. A Imola ho guidato per la prima volta sul bagnato, anche lì mi sono girato e me la sono presa con me stesso, anche perché ero in una buona posizione. Ma alla fine sono arrivato al traguardo ed era il mio obiettivo».
Al pilota tedesco viene chiesto che aspettative abbia per il resto della stagione: «Voglio vedere un miglioramento dall’inizio alla fine. È un anno particolare perché guidiamo le monoposto 2020. Bisogna imparare rapidamente cosa fare quest’anno e cosa può aiutare per sviluppare la macchina 2022, che sarà una stagione cruciale».
Il driver del team Haas ha avuto modo di raccontare anche la reazione dei genitori quando disse loro di voler diventare un pilota professionista di Formula 1: «Ero con mio padre, eravamo a Kerpen sulla pista di kart. Stavamo chiacchierando e mi ha chiesto se considerassi le corse come una cosa seria o un hobby. Fui chiaro nel dire che era una cosa seria. Sia lui che mia madre mi hanno sostenuto. Consiglio di mio padre? Di divertirmi in quello che facevo. Era importante per lui che mettessi in pratica quel suggerimento. Se ami ciò che fai, lo fai bene».
A Schumi junior viene domandato quale pilota ammira per come vive dentro e fuori la pista. Questa la risposta: «Io adoro mio padre, credo abbia fatto tutto nel migliore dei modi. Per il resto sono concentrato su mio stesso, non cerco un modello ma la mia vita».
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