Incidente Zanardi, chiesta l’archiviazione per l’autista del camion coinvolto nell’incidente. La famiglia dell’ex pilota si oppone
Chiesta l’archiviazione per l’autista del camion dell’incidente in cui è stato coinvolto Alex Zanardi lo scorso 19 giugno. Lo ha deciso la procura di Siena. La famiglia del campione, però, non ci sta. L’ex pilota era a bordo della sua handbike quando sulla provinciale tra Pienza e San Quirico d’Orcia, in Toscana, si è schiantato contro un camion che procedeva in senso opposto. Secondo la procura il mezzo “viaggiava a velocità moderata, e comunque molto al di sotto del limite di velocità previsto su quel tratto”.
Tuttavia, la famiglia di Zanardi si oppone alla decisione: i legali hanno subito depositato un’opposizione scritta all’archiviazione, sostenendo che l’autista dell’autocarro (l’accusa è di lesioni colpose) è stato autore di un cambio di manovra che ha portato Zanardi a perdere il controllo della sua bici a mano. Di conseguenza lo scontro con il mezzo pesante, che stava procedendo in direzione opposta.
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Zanardi, chiesta l’archiviazione per l’autista del camion: la famiglia si ribella
Secondo la Procura, l’autista del camion “reagì con prontezza”. Di conseguenza non ci sarebbero sue responsabilità in merito all’incidente. La versione della famiglia di Zanardi è, di fatto, opposta. Proprio quella manovra improvvisa di elusione ha portato il campione paralimpico a perdere il controllo della sua handbike. Zanardi è a Padova, dove prosegue le terapie per il recupero.
Sulle condizioni dell’ex pilota si mantiene uno stretto riserbo, nonostante siano filtrate notizie sui lenti ma costanti progressi. L’incidente avvenne nel corso di una gara dimostrativa: un progetto per attraversare l’Italia in handbike. Lo scorso 1 aprile la nazionale paralimpica di ciclismo lo ha ricordato nel giorno del ritiro a Francavilla a Mare. “Alex per noi rappresenta moltissimo – ha detto il capitano Pierpaolo Addesi – la situazione è difficile ma è un lottatore. Ci manca tanto, lo aspettiamo”.