L’incidente a Portimao di Jorge Martin analizzato in base ai dati: un impatto devastante che terrà il pilota fuori più di un mese
Cinque settimane di stop con l’obiettivo di tornare al Mugello tra cinque settimane. Jorge Martin fa i conti con la prima grande caduta in MotoGP, dopo aver sognato la vittoria nella seconda gara della stagione, a Doha.
A Portimao per il pilota della Ducati Pramac non è andata bene: fuori causa per colpa di una caduta che lo ha costretto anche ad un triplo intervento chirurgico. Sette fatture quelle causate dall’impatto con la ghiaia del circuito portoghese. Una dinamica impressionante, apparsa subito grave dalle immagini televisive, sulla quale sono stati forniti ulteriori dati da Alpinestars, l’azienda italiana che fornisce le tute ad alcuni dei piloti che corrono nella classe regina.
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Stando alle rilevazioni effettuate sull’airbag della tuta si capisce come l’incidente avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori per il pilota. L’incidente dello spagnolo della Ducati, infatti, è durato oltre cinque secondi: per la precisione 5,2”, addirittura quasi due in più della caduta di Marc Marquez lo scorso agosto a Jerez che è costata al campione Honda la frattura scomposta dell’omero. Inoltre per ben 7 volte gli urti con l’asfalto e il terreno di Martin hanno superato i 20G di accelerazione con un picco di 26G per il maggiore.
Una botta potenzialmente devastante se si pensa – come riporta la Gazzetta – che un corpo umano non è in grado di sopportare accelerazioni superiori a 6G per 5 secondi con possibile perdita di coscienza o conseguenze più pesanti.
Dati veramente impressionanti, come impressionanti sono state le immagini dello schianto di Jorge Martin a Portimao. Si è temuto il peggio per lo spagnolo che mercoledì è stato sottoposto ad un triplo intervento chirurgico ed è ora alle prese con la riabilitazione. Il pilota salterà sicuramente la gara di Jerez dove sarà sostituito da Tito Rabat. La speranza per Martin è di riuscire a tornare in pista in poco più di un mese. Lo stesso spagnolo ha fissato il suo obiettivo: il Mugello per mettersi alle spalle la caduta e riprendere il discorso con la MotoGP, interrotto dopo un inizio di Mondiale decisamente promettente.
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