Valentino Rossi, i trionfi in MotoGP: il pilota svela la vittoria più bella

Valentino Rossi tra passato, presente e futuro in MotoGP: le tre stagioni più belle e i motivi che lo spingono a continuare

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Getty Images)

C’è il passato da ricordare, il presente da vivere e il futuro da immaginare. Valentino Rossi fa fatica a pensarlo senza la MotoGP, anche se sa che prima o poi dovrà accadere: prova a “rendergliela più difficile” al tempo anche se sa che prima o poi “l’avrà vinta“. Quando, questo ancora non lo sa, ma intanto si continua a godere l’emozione del motorsport e non si pente di aver prolungato la carriera anche senza vittorie. Una carriera costellata da momenti indimenticabili.

Sono tre le stagioni che gli sono entrate nel cuore e le svela in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’, dove indica anche la sua vittoria più bella: “Il 2001, l’ultimo anno della 500 e quindi l’ultima possibilità di farcela” con la “battaglia all’ultimo sangue con Biaggi“. C’è poi il 2004 con “la vittoria all’esordio a Welkom con la Yamaha. Sportivamente la più bella“. Infine, il 2008: “Per molti ero già finito – spiega Rossi –. Invece con le Bridgestone ho battuto Stoner“.

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Valentino Rossi e il mancato ritiro: “Mi piace come mi sento”

Biaggi e Rossi nel 2004
Biaggi e Rossi nel 2004 (Getty Images)

Vittorie che da qualche anno Valentino Rossi non riesce più a replicare. Per questo in molti dicono che abbia sbagliato a non ritirarsi quando era ancora all’apice della carriera. Un giudizio al quale il pilota risponde così: “Mi fa strano che certa gente non capisca, forse ho un modo di pensare diverso. Mi piace come mi sento, la sensazione e l’adrenalina che mi dà una vittoria, un podio o anche una bella gara“. Questa sensazione è “il motivo per cui corro ancora” spiega Rossi.

Anche perché sapere quando è finita è complicato: “Nel 2013, al ritorno in Yamaha, per tutti ero già finito: invece, se non mi avessero rubato il Mondiale, nel 2015 ne avrei vinto un altro, sarebbe stato il decimo“. Un obiettivo che ora appare difficile da raggiungere, anche se Rossi di smettere non ha voglia.

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