Tornano le Zone Gialle tra i Colori Regioni a partire dal 26 aprile, ma sono previste novità importanti in merito anche agli spostamenti tra territori diversi da quello di residenza.
Si avvicina l’inizio di una nuova settimana, ma a differenza di quanto accaduto recentemente il 26 aprile non porterà solo all’assegnazione delle nuove fasce colori alle Regioni. Oltre al ritorno delle “Zone Gialle”, quelle che permetteranno a numerose attività commerciali, bar e ristoranti compresi, di riaprire, sarà infatti consentito anche tornare a spostarsi tra le Regioni anche se con alcuni criteri ben precisi che dovranno essere rispettati.
In attesa che le decisioni divengano ufficiali da parte del Ministero della Salute, è già possibile farsi un’idea, sulla base degli ultimi dati epidemiologici, di quali siano i territori del nostro Paese che potranno usufruire di un allentamento delle misure restrittive. Questo permetterà così a molti cittadini e all’economia di provare a rifiatare dopo una lunga fase di sofferenza. Il coprifuoco, però, nonostante le proteste da parte di alcuni componenti della maggioranza, continuerà almeno per ora a restare attivo dalle 22 fino alle 5 della mattina successiva.
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Nuovi Colori Regioni: cosa può cambiare dal 26 aprile
Sono diverse le Regioni che dovrebbero passare già dalla prossima settimana in “Zona Gialla“. La decisione potrebbe riguardare Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto, oltre alle province autonome di Trento e Bolzano. Sulla base del nuovo decreto approvato dal governo Draghi, chi vive in questi territori potrà spostarsi in una Regione diversa da quella di residenza senza particolari vincoli.
Non sembrano previsti allentamenti, invece, per Molise, Calabria e Sicilia, che sembrano essere destinate a restare in “Zona Arancione”.
In “Zona Rossa” dovrebbero rimanere Sardegna e Valle Aosta. Da valutare la situazione della Puglia, la cui incidenza settimanale rimarrà sotto quota 250 a 100 mila abitanti (attualmente è a 239).
Il nuovo provvedimento dell’esecutivo prevede comunque una modifica negli spostamenti tra Regioni anche per chi vive in “Zona Rossa” o in “Zona Arancione”, In questo caso, infatti, è necessario dotarsi di una “certificazione verde“, che viene concessa a chi ha completato il ciclo vaccinale (ha una validità di sei mesi), è guarito dal Covid (anche qesta dura sei mesi dall’emissione del certificato ed è firmata dall’ospedale in cui è avvenuto il ricovero o dal medico di base) o ha eseguito un test molecolare o rapido che deve dare un esito negativo. Il test deve essere effettuato entro 48 ore dallo spostamento.