Si chiama Ingenuity ed è un mini-elicottero che nella nottata ha fatto la storia, è il primo velivolo a conquistare il cielo di un altro pianeta, Marte
Non un drone, ma un vero e proprio elicottero. La NASA ci tiene molto a battezzare una delle due creature più avveniristiche con questa definizione, anche se le sue dimensioni sono ridottissime e ricordano più quelle di un drone.
Si chiama Ingenuity Mars e poche ore fa questo minuscolo mezzo interamente prodotto alla NASA ha fatto la storia. Si è sollevato autonomamente dalla propria piattaforma allestita su Marte, atterrata insieme al rover Perseverance sulla superficie del pianeta rosso. Poi è rimasto in volo per una quarantina di secondi a un’altezza media tra i tre e icinque metri. Un volo simbolico che nella sala controllo di Cape Canaveral è stato salutato da un boato e un lungo applauso da tecnici e ingegneri.
Si tratta di un episodio assolutamente storico. Facendo un piccolo parallelo storico un volo rivoluzionario almeno quanto quello dei fratelli Wright che riuscirono a far decollare il proprio primo Wright Flyer per non più di dieci secondi nel 1903. A bordo dell’Ingenuity anche un piccolo carico preziosissimo: un lembo di tessuto delle ali del Wright Flyer, custodito gelosamente al museo americano dell’aviazione e imbarcato insieme al Perserverance nel volo per Marte.
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Il primo volo di Ingenuity è stato studiato centimetro per centimetro da tecnici e ingegneri. L’elicottero, costo 85 milioni di dollari, si è levato dal suolo di Marte in perfetto orario eseguendo tutti i protocolli previsti: quaranta secondi di volo che doveva superare i tre metri. Un semplice test.
Tutto come da programma: le doppie pale del rotore hanno sviluppato senza difficoltà i 2500 giri al minuto in contro-rotazione per sollevare l’elicottero. Una potenza cinque volte superiore a quella che sarebbe stata necessaria sulla superficie terrestre. Il tutto nonostante una temperatura molto rigida e parecchio vento.
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Ingenuity concretizza sei anni di progettazione, test e lavoro. Alto poco meno di mezzo metro, un potente motore elettrico alimentato da un grande pannello solare, il mini elicottero è un mezzo definito barebone, ovvero essenziale, scheletrico, sottodimensionato. Ma a dispetto delle misure contenute è progettato per ricaricarsi e ripartire decine di volte, esplorare angoli del suolo marziano ancora tutti da studiare resistendo a temperature notturne che possono arrivare a -270°.
Ingenuity, trasportato da Perserverance al suo nuovo ‘eliporto’, è nel cratere di Jezero, dal 3 aprile scorso. La sua base è stata ribattezzata Wright Brothers Field ed è una piccola pista di dieci metri quadrati. Da qui, filmato dalle telecamere di Perserverance, Ingenuity inizierà la sua missione che i tecnici di Cape Canaveral hanno definito ‘una maratona’. Un fittissimo programma di voli e raccolta di dati e di immagini. I voli di prova continueranno fino alla fine del mese di maggio mentre Perseverance continuerà a raccogliere rocce e analizzare dati in vista del rientro a casa, tra dieci anni.
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