Le novità aerodinamiche della Ferrari per il GP Imola si concentrano all’anteriore e al diffusore per aumentare il carico attraverso i flussi d’aria
Dopo le indicazioni incoraggianti in Bahrain, soprattutto sul giro secco in qualifica, la Ferrari punta a confermare al GP Imola i segnali positivi in termini di efficienza aerodinamica. La SF21 si presenta decisamente migliorata rispetto alla SF1000. I risultati dei test, peraltro, andavano già in questa direzione.
La prima prova su un circuito diverso da Sakhir, che ha ospitato anche i test, rappresenta un’occasione per valutare sia la potenza della power unit sia le novità aerodinamiche e il lavoro in galleria del vento.
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Ferrari, le novità all’anteriore per il GP Imola
La Ferrari presenta alcune novità in vista del GP Imola, seconda prova della stagione di Formula 1. Dal punto di vista aerodinamico, il lavoro del team appare concentrato sulla parte anteriore.
Dalle indiscrezioni, uno dei dettagli su cui si è concentrata la Scuderia di Maranello è la forma del mantello nella parte anteriore del muso. E’ il cosiddetto “cape”, che serve a indirizzare il flusso d’aria sotto la vettura.
Tutti i team cercano in questo modo di recuperare l’aderenza, la downforce, persa con il taglio diagonale al fondo imposto dal nuovo regolamento. Dunque, la gestione dei vortici per tenere le monoposto più attaccate al terreno diventa il fattore decisivo per il miglioramento delle prestazioni.
D’altro canto, tutte le monoposto hanno anche bisogno di non aumentare eccessivamente il carico generato dal corpo vettura. Se aumenta la resistenza all’avanzamento nell’aria, le prestazioni peggiorano. Era questo uno dei difetti della SF1000.
I tecnici di Maranello dovrebbero presentare a Imola anche un’ala anteriore con flap esterno dalla forma modificata proprio per ridurre il carico verticale, pur mantenendo l’ala posteriore a cucchiaio.
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Gli interventi al diffusore
La Ferrari, come altri team, dovrebbe anche presentare già da Imola novità nella zona del diffusore. Come ha spiegato Paolo Filisetti sulla Gazzetta dello Sport, spicca un profilo verticale davanti al bordo d’uscita.
La sezione centrale, spiega, risulta così divisa in due canali di ampiezza diversa per velocizzare l’uscita dell’aria. L’effetto permette di aumentare il carico generato dal fondo, e dunque di mantenere stabile la monoposto, anche in presenza di ali dal profilo più scarico come quelle portate in pista a Imola dalla Ferrari.