Fernando Alonso e l’avventura all’Alpine: il Racing Director Davide Brivio rivela il ruolo dello spagnolo nel Team
Davide Brivio, fresco Campione del Mondo in MotoGP con la Suzuki, ha lasciato il mondo delle due ruote al termine della scorsa stagione per sposare il progetto Alpine e la Formula 1. E’ il Racing Director della scuderia transalpina ed ai microfoni del canale della F1 ha raccontato delle aspettative per questa stagione.
Impossibile non partire da Fernando Alonso, un gradito ritorno nel circus e nella scuderia transalpina. “Fernando ha grande esperienza, non è certo un bambino; ha le sue idee ed un suo pensiero. E’ molto esigente con sé stesso e per la squadra penso sia positivo lavorare con piloti di successo come lui. Nello staff – ha aggiunto – si crea pressione all’arrivo di piloti come lui; bisogna dare un pacchetto buono affinché possa usare il suo talento. E’ stato positivo il suo arrivo perché ha incoraggiato tutti a lavorare maggiormente“.
LEGGI ANCHE >>> Fernando Alonso, test con gomme Pirelli da 18″: le impressioni del pilota
Alonso, Davide Brivio e gli obiettivi di Alpine in F1
Davide Brivio ha poi anche parlato di obiettivi per questo Mondiale. “L’anno scorso abbiamo conquistato risultati buoni ed ora si deve proseguire su questa strada, anche perché la concorrenza è alta“.
“Siamo contanti del lavoro eseguito in inverno, Viry ed Enstone hanno lavorato bene. Continueremo con lo sviluppo, però, per capire come migliorare ove possibile la monoposto. Vogliamo restare in lotta per i nostri obiettivi” ha affermato.
Nell’intervista Brivio ha anche parlato di giovani. “Mi piace molto scommettere su di loro ma dipende anche in che squadra ti trovi. Alla Suzuki ero nelle condizioni di dover trovare un pilota di livello per competere con i migliori. In Alpine, invece, abbiamo Ocon, promettente per il futuro e bravo e Fernando, pieno di talento anche se non così giovane. Al momento siamo in una buona situazione, poi vedremo nel futuro. In F2, però, abbiamo tre ragazzi promettenti della nostra Academy e dobbiamo quindi lavorare in questa direzione“.