La Formula 1 potrebbe sbarcare in Florida, con un possibile GP a Miami nel 2022: le indiscrezioni sul circuito
La Formula 1, nel 2022, potrebbe sbarcare in Florida, a Miami. E’ arrivato anche il parere favorevole di Rodney Harris, il sindaco di Miami Gardens, città a 25 km dalla metropoli statunitense, che ha aperto a questa possibilità. Mercoledì sarà un giorno fondamentale per vedere un Gran Premio di Formula 1 sulle coste dell’Atlantico; in consiglio comunale, infatti, si voterà la proposta con il sì definitivo che dovrebbe arrivare senza problemi, almeno stando a quanto sostiene il “Miami Herald“.
A quel punto partirebbe le trattativa vera e propria con Liberty Media per la chiusura dell’accordo e l’ufficialità. Stefano Domenicali, intanto, ha già visto negli USA un mercato dal potenziale grande, tale da aprire a più di una gara nel Paese a stelle e strisce.
In caso di esito positivo, inizierebbero subito i lavori per dare vita al circuito che ospiterà le gare; non prima, però di un memorandum tra F1, città ed i proprietari dei Miami Dolphins, la squadra di Football della città. La pista, come ha commentato anche Ross Brawn che fa parte di Liberty Media, sarà di 5,6 km con tante curve ed una velocità media di 230 km/h. Girerà attorno all’Hard Rock Stadium, lo stadio dove giocano i Miami Hurricanes in Ncaa ed i Dolphins nella Nfl. Stephens Ross, il patron del club di Football, ha già dato il suo benestare.
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Formula 1, GP a Miami? Non tutti sono d’accordo
Non solo sport e gare, però; essendo Miami Gardens a maggioranza afroamericana, il memorandum prevede anche il finanziamento di programmi per le comunità locali, per un totale di 5 milioni di dollari in 10 anni. Attività, peraltro, su cui già lavorano da tempo Lewis Hamilton e la Mercedes.
Non è tutto oro quel che luccica. I residenti, infatti, non sono certo entusiasti di questa possibilità e pronti ad intraprendere battaglie legali, come peraltro già accaduto nel mese di ottobre del 2020 con l’accusa di discriminazioni razziali rivolta alla contea di Miami-Dade. Al centro delle proteste anche l’inquinamento atmosferico ed acustico che provocherebbe un Gran Premio di Formula 1. Da qui l’impegno dell’organizzazione di monitorare l’aria durante il week end di gara con annessa installazione di barriere anti rumore.