Un big della MotoGP racconta che Yamaha non ha mantenuto una promessa che gli aveva fatto sulla possibile sostituzione di Valentino Rossi
Nonostante fosse per lui più comodo rimanere in KTM, dove aveva raggiunto uno status abbastanza elevato, Pol Espargarò ha scelto di accettare una nuova sfida. Non tutti al suo posto l’avrebbero fatto.
Approdare nel team Repsol Honda come compagno di Marc Marquez non è semplice. La RC213V è una moto che in questi anni è risultata difficile da guidare, solamente il fenomeno di Cervera l’ha portata alla vittoria. Anche un cinque volte campione del mondo come Jorge Lorenzo ha fallito. Il confronto con un teammate forte come MM93 può essere rischioso, ma Espargarò non ha paura.
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Pol Espargarò su Yamaha e Honda
Pol in un’intervista concessa a DAZN ha ricordato il suo arrivo in MotoGP nel 2014, quando approdò nel team satellite Tech3 e sperava poi di passare a quello ufficiale Yamaha: «Avevo la sensazione che in quel momento Yamaha stesse combattendo contro Marquez e si parlava del fatto che Rossi pensasse al ritiro. Io ero giovane e credevo che avrei potuto fare il passo successivo. Mi sono state promesse delle cose, spiegandomi che Valentino non sarebbe rimasto ancora a lungo e che io sarei stato il naturale sostituto. Ma non è andata così».
Espargarò avrebbe dovuto prendere il posto di Valentino Rossi nella squadra factory Yamaha, poi le cose si sono sviluppate diversamente. Il pilota spagnolo è rimasto con Tech3 fino al 2016, poi ha accettato l’offerta KTM e vi è rimasto fino al 2020 chiudendo con una stagione che lo ha fatto salire cinque volte sul podio e concludere il campionato con il quinto posto. La migliore annata per lui in MotoGP.
A proposito del passaggio in Repsol Honda e della convivenza con Marquez, si è così espresso: «Ho deciso di accettare il progetto Honda perché pensavo fosse la cosa migliore e non puoi pentirti quando scegli ciò che è meglio per te. Con Marc ci siamo sempre rispettati, anche se la rivalità in Moto2 aveva avvelenato il rapporto e poi la situazione è migliorata. Non dobbiamo essere amici, però abbiamo un rapporto cordiale ed è importante avere armonia nel box».