Andrea Dovizioso commenta le prime due gare di MotoGP e la grande lotta che c’è per il vertice del motomondiale
Cinque diversi piloti sul podio nelle prime due gare, una lotta senza precedenti per entrare nei primi dieci. La MotoGP 2021 è iniziata all’insegna dell’incertezza: tutti, o quasi, possono ambire a vincere una gara, tutti (o quasi) possono finire fuori dalla zona punti. L’esempio lampante è quello di Franco Morbidelli: il migliore nei test pre-stagionali, tra i più positivi nelle Qualifiche della prima uscita in Qatar e poi a sorpresa in grande difficoltà nelle due gare. A provare a far luce su questo andamento particolare della MotoGP è Andrea Dovizioso, intervenuto a ‘Incarenati’ il podcast della Gazzetta dello Sport.
L’ex pilota Ducati non riesce a darsi una spiegazione di quanto avvenuto per l’italo-brasiliano: “E’ molto strano essere il più veloce in tutti i turni fino a gara 1 e poi avere problemi e non trovare più il feeling“. Dovizioso punta sugli pneumatici: “Non voglio incolpare nessuno, ma queste cose accadono da quando sono arrivate queste gomme. Già lo scorso anno cambiavano le situazioni da gara a gara. Nella scorsa stagione ero dentro e faticavo a trovare una spiegazione, ora da fuori è peggio ancora“.
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Andrea Dovizioso: “In MotoGP c’è troppa elettronica”
In attesa del test con l’Aprilia, Andrea Dovizioso si trova a commentare da esterno le prime due gare della MotoGP. L’ex Ducati non nasconde la sua perplessità sulla situazione di perenne incertezza: “Non è bello vivere certe situazioni. Magari può essere bello per lo spettacolo, ma io non la vedo così. Fino al 2019 – ricorda Dovizioso – la situazione era delineata e potevi lavorare su alcuni aspetti. Ora a volte ti va bene e altre arrivi tredicesimo“.
Il pilota punta l’indice anche sull’elettronica: “Ce n’è davvero troppa. Ciò non significa che tutti riescono ad andare forte. Ma per i migliori della Moto2 non è complicato adattarsi alla MotoGP. Tutte le moto sono competitive e basta un decimo per farti finire dodicesimo. Per un pilota – conclude Dovizioso – questo non è bello“.