MotorSport

Superbike, Rea si riconferma il più veloce: “Ci sono margini di miglioramento”

Ancora una volta dominio assoluto da parte della Kawasaki Ninja del campione del mondo Superbike Jonathan Rea che dopo la sessione di prove di Barcellona si conferma il pilota da battere

Jonathan Rea, sei titoli Superbuke con la Kawasaki (Getty Images)

Jonathan Rea mette subito le cose in chiaro: in Superbike il pilota da battere è ancora una volta lui. Così come senza alcun dubbio dopo le prime due giornate di prove libere al circuito del Montmelò, a Barcellona, è la Kawasaki la moto più veloce in assoluto.

Superbike, dominio Kawasaki e Rea

Di fatto i valori espressi nel corso delle due sessioni di prove di Barcellona hanno confermato le sensazioni viste nel turno di prove precedenti: Kawasaki velocissima con Rea in assoluta confidenza con la moto che gli è appena stata consegnata e che sembra addirittura più competitiva di quella dello scorso anno che ha dominato la stagione.

Eppure il nordirlandese non è completamente soddisfatto di quello che la nuova Ninja ZX-10RR sembra offrirgli: “Globalmente possiamo essere soddisfatti – dice il sei volte campione del mondo di Superbike – ma ci sono ampi margini di miglioramento. La moto si conferma versatile sul misto e in curva ma sui tratti più veloci ci serve ancora più velocità. Sui rettilinei mi sembra quasi che abbiamo perso qualcosa rispetto alla scorsa stagione”.

LEGGI ANCHE > Superbike: Rea domina il primo test di Barcellona, i tempi del 1 aprile

 

Rea incontentabile

Un Rea incontentabile che evidentemente si rende conto che la posta in palio quest’anno è ancora più alta e che la concorrenza sta crescendo, a cominciare dalla Ducati che Rea ha osservato da vicino in pista: “Ho seguito con molta attenzione le prove di Redding – ha detto il nordirlandese – e devo dire che sono rimasto molto impressionato. La Ducati è sempre una gran moto in quanto a velocità di punta, anche se la moto e Redding non sono certo ‘leggerini’. Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto su accelerazione, trasmissione, freni ed elettronica. Ma c’è molto altro lavoro da fare”.

Il test del Montmelò, l’unico che ha coinvolto tutte le moto, le scuderie e i piloti al via del campionato si chiude ancora con diversi interrogativi. Ducati tornerà in posta ad Aragon lunedì 12 e martedì 13 aprile. Sarà l’ultimo test ufficiale prima dell’inizio della stagione fissata proprio ad Aragon dal 21 al 23 maggio. Potrebbe esserci anche la Yamaha costretta a provare senza Razgatlioglu, positivo al Covid e la BMW privata del Team RC che ad Aragon non ha girato.

 

Stefano Benzi

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