Non accenna a calare la crisi del mercato Auto: anche a marzo 2021 si registra una nuova flessione. Gli addetti ai lavori non sono ottimisti sul futuro se non arriveranno misure adeguate.
A distanza di più di un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria il settore dell’auto continua a essere uno dei più colpiti, complice la minore capacità di acquisto che coinvolge tantissime famiglie. Chi pensava potesse esserci un miglioramento resterà deluso: anche a marzo 2021 i dati di vendita risultano infatti tutt’altro che incoraggianti e mettono in luce l’ennesima flessione.
Si registra infatti una diminuzione pari al 12,7% rispetto al 2019 (un anno fa in questo stesso periodo eravamo in pieno lockdown). Più precisamente, in questo mese di marzo che ci siamo da poco messi alle spalle sono stati 169.684 i veicoli immatricolati (24.600 in meno se effettuiamo un confronto con quanto accaduto due anni fa). La differenza è evidente se analizziamo i numeri in tutti i primi tre mesi dell’anno: ci sono state 446.978 immatricolazioni, in calo del 16,9% rispetto al gennaio-marzo 2019.
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Mercato auto in continua flessione: segnali poco positivi a marzo 2021
Gli addetti ai lavori non sembrano però particolarmente ottimisti nemmeno in prospettiva futura. Gli incentivi, che possono essere uno dei pochi strumenti che può incoraggiare gli incerti a effettuare un acquisto, si stanno ormai esaurendo per quanto riguarda la fascia 61-135 g/km, che coinvolge i modelli dai costi ridotti, apprezzati soprattutto da chi è in cerca di una vettura per viaggiare in città.
A sottolineare come la situazione attuale non sia da sottovalutare è il presidente dell’UNRAE Michele Crisci: “Mercato e imprese del settore sono preoccupati dal continuo calo delle immatricolazioni. Il confronto deve essere effettuato in base a quanto avvenuto a marzo 2019, il 2020 non può essere un riferimento da prendere in considerazione. Il Governo, a nostro parere, non può ignorare quanto sia necessario rifinanziare gli incentivi per consentire la rottamazione nella fascia 61-135 g/km CO2 fino a fine giugno”.
Nonostante la situazione generale poco incoraggiante, è in crescita il numero di persone che guardano con interesse alle motorizzazioni alternative. A marzo le vetture ibride sono infatti il secondo motore preferito dagli italiani, pari al 27%. Si registra invece una diminuzione del Diesel, pari al 24,4%. In vetta resta comunque sempre la benzina, che è al 31% a marzo e al 33,1% in gennaio-marzo. Il metano arriva a quota 2,6% (2,3% nel cumulato), mentre il Gpl ha raggiunto il 6,1% delle preferenze (5,8% in gennaio-marzo).
Non si registrano invece novità per quanto riguarda i modelli più venduti. Ancora una volta a dominare, anche a marzo 2021, è la Panda, con 11.041 pezzi venduti. Alla celebre city car seguono 500 (5.835) e Jeep Renegade (5.360).