Ralf Schumacher, il 2 aprile 2006 portò la Toyota al terzo posto al GP Australia. Sarà il suo ultimo podio in Formula 1
Per un decennio, Ralf Schumacher ha costruito una carriera di tutto rispetto. Una carriera che ha fatto dimenticare il cognome e l’essere fratello di Michael. Ralf ha debuttato in Formula 1 nel 1997, e per due volte nel 2001 è partito in prima fila accanto a Michael. E’ successo in Brasile e a Montreal.
Ha vissuto gli anni migliori alla Williams, prima di chiudere la carriera alla Toyota nel 2005. Nella prima stagione, i piazzamenti risultano ancora incoraggianti. La pole position al GP Giappone suggerisce progressi per il 2006, ma non andrà così.
Leggi anche – Mercedes, Ralf Schumacher individua il problema: “E’ evidente”
In qualifica, Jenson Button conquista la pole position al termine di una sessione decisiva molto tesa con Michael Schumacher fuori dai primi dieci. Il britannico parte in prima fila davanti a Fisichella, Alonso conquista la seconda accanto a Juan Pablo Montoya.
Ralf spinge la Toyota fino al sesto posto in griglia. Sfortunato invece Trulli che ha un problema al cambio perché, spiega il team, un uccello ha colpito la sua ala anteriore e questo ha provocato successivi danni al sistema elettrico e alla trasmissione.
In gara, Fisichella ha subito un guasto elettronico, gli si attiva l’anti-stallo, e deve partire dai box. Le Ferrari naufragano presto. Felipe Massa, dopo poche curve, finisce stretto tra Coulthard e Speed, carambola contro Nick Rosberg e addio gran premio.
Michael Schumacher finisce sull’erba al giro 34 quando era sesto, senza aver lasciato una grande impressione.
E’ amaro anche il finale di Jenson Button, più volte sorpassato in gara, tradito dal motore a pochi metri dall’arrivo. Trionfa Fernando Alonso, due volte primo e una secondo nelle prime tre gare del Mondiale. Secondo ha chiuso Kimi Raikkonen con la McLaren, che l’ha avvicinato dopo le soste ai box senza mai avere però l’occasione di attaccarlo. Ottimo terzo Ralf Schumacher con la Toyota. Sarà il suo ultimo podio in Formula 1
Leggi anche – Formula 1, Toyota: un budget enorme per nessuna vittoria, la storia
“La gara è andata bene per noi” ha scritto dopo la gara il capo tecnico della Toyota Noritoshi Arai, nel suo report ufficiale. “Penso che Ralf sia riuscito a sfruttare al meglio la sua buona sorte“.
Arai parla di una buonissima gara, e confessa di aver sperato in un piazzamento sul podio anche se non rappresentava l’obiettivo realistico della scuderia.
Arai sottolinea anche l’efficacia del lavoro del team al momento di richiamare la vettura di Ralf Schumacher dopo l’incidente di Michael che ha costretto gli organizzatori a mandare in pista la safety car.
Il contraltare per il team è il ritiro di Jarno Trulli al primo giro. Ma tutto il weekend, conclude, “è il risultato del lavoro duro di ogni singolo individuo che compone la squadra. Dobbiamo ancora lavorare duro, ma ora stiamo iniziando a capire di cosa abbiamo bisogno”. Tuttavia, passare dalla teoria alla pratica diventerà quasi impossibile.
Ralf Schumacher chiude il Mondiale sedicesimo, dietro anche al compagno di squadra Jarno Trulli. L’anno successivo lascerà la scuderia e la Formula 1.
Il tuo agente assicurativo ha un guadagno a dir poco interessante! Ogni volta che qualcuno…
Ma quali orologi di lusso, investi piuttosto in una di queste vetture. Il guadagno non è garantito ma è estremamente…
Incredibile ma vero, questa è l'auto di Simona Ventura: i fans non si aspettavano che fossero…
L'affidabilità è un elemento fondamentale nella scelta di un’automobile. I consumatori si aspettano che il…
Quando si parla di moto divenute leggendarie grazie al grande schermo, la moto utilizzata da…
Ritrovata in un fienile quella che è considerata l'automobile più rara del mondo: una vera…