Canale di Suez, disincagliata la nave Ever Given: ha ripreso a galleggiare

La portacointainer Ever Given è stata disincagliata nella notte nel Canale di Suez: la nave ha ripreso a galleggiare, ma l’operazione non è ancora completata.

La portacontainer Ever Given nel Canale di Suez (Foto: Getty Images)

La portacontainer Ever Given, che era ormai bloccata da quasi una settimana nel Canale di Suez, è stata disincagliata nella notte tra domenica 28 e lunedì 29 marzo. Secondo quanto riferito dal fornitore di servizi per il trasporto marittimo Inchcape Shipping, intorno alle 4.30 la nave ha iniziato a galleggiare, ma non è stata ancora presa una decisione definitiva su quando sarà possibile riaprire al traffico il Canale di Suez.

Determinante per portare a termine l’operazione è stata l’alta marea: questa, infatti, ha permesso di riportarla in una posizione quasi parallela. Il lavoro non può comunque dirsi ancora concluso: il blocco della prua, sulla base di quanto emerso da fonti internazionali, risulta essere solo “allentato”. La poppa è stata invece spostata, mentre il timone e l’elica sono stati completamente liberati.

Le caratteristiche della Ever Given incagliata a Suez
La nave Ever Given incagliata a Suez (Foto: Getty Images)

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Nave Ever Given disincagliata nel Canale di Suez: le conseguenze

A farne le spese della situazione che si era creata negli ultimi giorni è stato l’Egitto, che ha subito conseguenze pesanti sul piano economico. Il primo a lanciare l’allarme era stato il presidente Abdel Fattah al-Sisi, consapevole di come sarebbe stato fondamentale agire in tempi brevi per ridurre almeno parzialmente la portata del problema. Il politico aveva infatti invitato ad alleggerire il carico della Ever Given per riuscire a facilitare il compito (è lunga 400 metri e larga 59 e trasportava 20 mila container).

Le stime diffuse dal Paese africano hanno ipotizzato una perdita pari a ben 13-14 milioni di dollari di entrate ogni giorno.

Ora ci sono lmeno 369 imbarcazioni sono in attesa di transitare alle due estremità del canale, tra cui decine di petroliere. Alcune di loro hanno deciso in questi giorni di attendere che la situazione potesse sbloccarsi per riprendere la navigazione. Una rotta diversa, infatti, comporta dai 7 ai 10 giorni di viaggio e un’elevata spesa di carburante

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