La Ferrari e la McLaren si candidano al ruolo di terza forza del campionato, la Red Bull è l’anti-Mercedes. Come arrivano i team al Mondiale 2021 di Formula 1
I test alla vigilia della stagione 2021 in Bahrain hanno dato alcune indicazioni. Ma non possono essere presi in toto come indicatori dei rapporti di forza e del valore delle scuderie per il Mondiale di Formula 1.
Il primo vero momento della verità arriverà con il primo gran premio della stagione, sempre a Sakhir. Proviamo comunque a vedere come arrivano i team alla stagione, disegnando una virtuale griglia di partenza delle scuderie.
Al di là dei problemi emersi nei test e delle difficoltà di Hamilton e Bottas nel primo approccio con la W12, la Mercedes è inevitabilmente il team da battere anche nel 2021. Anche perché gli stessi test hanno anche lasciato intendere che le Frecce Nere abbiano un passo migliore in assetto da gara.
La Red Bull si candida ad anti-Mercedes. Verstappen e Perez hanno a disposizione la monoposto più veloce in assetto da qualifica nei test, una vettura che si presenta come stabile al posteriore e affidabile. La sfida passa indubbiamente per le prestazioni di Sergio Perez, chiamato a un livello di prestazioni superiore rispetto ad Alex Albon per alimentare le ambizioni della Red Bull. L’incognita è la resa della power unit Honda che lascerà la Formula 1 a fine stagione.
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Ferrari e McLaren dovrebbero lottare per il ruolo di terza forza del campionato. Il Cavallino Rampante ha mostrato segnali di miglioramento rispetto al 2020, anche se Carlos Sainz avrà bisogno ancora di tempo per sentirsi pienamente a suo agio al volante della SF21.
I tifosi sperano che l’entusiasmo dello spagnolo e il totale rinnovamento della power unit possano elevare le prestazioni della monoposto, zavorrata da un’eccessiva resistenza all’avanzamento nella scorsa stagione. Se le prestazioni miglioreranno in maniera consistente, allora i rapporti interni fra Sainz e Leclerc diventeranno un elemento chiave per sfruttare al massimo ogni opportunità.
La McLaren dovrà difendere il terzo posto ottenuto l’anno scorso nel Mondiale costruttori. La coppia di piloti Norris-Ricciardo è uno dei grandi temi di interesse della stagione, e avrà le simpatie dei tifosi più giovani per i comportamenti in pista e la presenza scanzonata sui social.
In Bahrain, la MCL35M è andata decisamente veloce tanto sul giro secco quanto in simulazione gara. La macchina però è profondamente rinnovata rispetto alla scorsa stagione, alla luce della nuova motorizzazione Mercedes.
Essere l’unico team ad aver cambiato fornitore di power unit ha concesso qualche libertà in più, ma poco tempo per adattare le componenti della vettura al nuovo motore, e non è detto che il motore Mercedes sia da solo garanzia di prestazioni migliori in gara.
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Il gruppo di team a centro classifica dovrebbe essere compatto come l’anno scorso. Nei test, ha brillato l’Alpha Tauri che ha completato più giri di tutte le altre scuderie (422). La AT02 appare veloce nel giro secco e stabile nelle mani di Pierre Gasly, vincitore dell’ultimo GP Italia, e del rookie Tsunoda. Resta da valutare la competitività in assetto da gara.
La sfida più interessante del 2021 riguarda il ritorno in Formula 1 di Fernando Alonso alla Alpine, nuova versione della Renault con una livrea che ha già attirato l’attenzione. Lo spagnolo è apparso a suo agio sulla vettura, che ha scelto pance e prese d’aria di dimensioni molto più ampie dei concorrenti. La sfida interna con Esteban Ocon deciderà probabilmente il destino futuro di entrambi.
I test non hanno invece detto ancora quanto valga davvero la Aston Martin di Lance Stroll e Sebastian Vettel. La prima impressione dei test suggerisce che la monoposto possa essere molto competitiva in qualifica, ma con un grosso punto interrogativo in gara. Una doppia anima che già caratterizzava la Racing Point.
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Infine, nelle gerarchie della Formula 1 2021, Haas, Alfa Romeo e Williams dovrebbero ancora una volta lottare per evitare l’ultimo posto. La Haas si è presentata come la vettura con meno variazioni rispetto al 2020. Ma è notevole l’attesa per Nikita Mazepin e soprattutto Mick Schumacher.
Tuttavia, il team si concentrerà sullo sviluppo della stagione 2022 e potrebbe subire la concorrenza della Williams, al primo anno senza componenti della famiglia del fondatore nel board, e dell’Alfa Romeo.
La Williams nei test è stata la più lenta in assetto da qualifica, ma molto più competitiva nelle simulazioni di gara. L’Alfa Romeo, come nella scorsa stagione, può far valere l’affidabilità per sperare di chiudere il Mondiale costruttori all’ottavo posto. Difficile che possa aspirare a qualcosa di più.
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