Mick Schumacher e il “confronto” con Hamilton: “Vogliamo la stessa cosa”

Mick Schumacher è pronto al debutto in Formula 1: dagli esordi in go-kart al confronto con Hamilton, Leclerc e gli altri

Mick Schumacher
Mick Schumacher (Getty Images)

Dagli esordi in go-kart nel giardino di casa al confronto con un pluri-campione del Mondo come Lewis Hamilton. Mick Schumacher è pronto al debutto in Formula 1: mancano ormai pochi giorni all’inizio della stagione che vedrà il giovane pilota tedesco al volante di una Haas. Domani inizieranno le prime prove libere, poi sarà tempo di qualifiche e, infine della gara: il giovane Schumacher si confessa a ‘F1-insider.com’ e torna alla menta alla sua prima volta al volante: “Avevo due anni e mezzo, era un go-kart. Aveva ruote da cross così potevo girare in giardino. Quando avevo tre o quattro anni ho iniziato con i quad“.

Da allora di strada ne ha fatta, fino a fare dell’essere pilota il suo mestiere. “Lo sono diventato perché mi divertivo e mi diverto ancora durante le gare. Da bambino non lo facevo così seriamente, poi siamo entrati nelle serie internazionali di kart. In realtà già da allora avevo chiaro in mente che volevo diventare un pilota e che non era soltanto un hobby“.

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Mick Schumacher su Hamilton e gli altri piloti: “Vogliono la stessa cosa mia”

 

Mick Schumacher
Mick Schumacher (Getty Images)

Certo l’eredità del padre è pesante ma lui non ci pensa e guarda davanti a sé. Studia e lavora molto, proprio come il padre, e spiega che per avere successo nei sorpasso occorre conoscere il modo di guidare dei rivali: “E’ per questo che guardo le gare – confessa -, perché così so come reagiscono i piloti in determinate situazioni“.

Studio, ma niente eccessiva reverenza nei confronti di fuoriclasse come Hamilton: “Alla fine sono soltanto piloti e persone che vogliono la stessa cosa che voglio io”. Già, ma cosa vuole per la sua stagione del debutto Mick Schumacher? “Vedere miglioramenti durante tutte la stagione. Lavorare bene con la squadra. Difficile avere aspettative sui risultati ora. Bisogna essere realisti: non posso pensare di correre già per il Mondiale, anche se farlo è nel mio DNA. Voglio il massimo ed è questo l’atteggiamento da avere“.

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