America’s Cup, Luna Rossa battuta: New Zealand porta a casa la coppa. I neozelandesi si sono aggiudicati la decima regata chiudendo la serie finale sul 7-3
Si è chiusa questa notte la 36sima edizione dell’America’s Cup, vinta da Team New Zealand. I padroni di casa si sono aggiudicati la decima regata nel Golfo di Hauraki, portando la serie finale sul definitivo 7-3. Luna Rossa ha come al solito reso difficile al Defender, partendo bene e provando in tutti i modi a sopperire alla leggera inferiorità dello scafo. I kiwi sono di base più veloci e solo la bravura dei timonieri, James Spithill e Francesco Bruni, è riuscita a contrastare uno strapotere che prosegue da 4 anni. Per Te Rehutai si tratta della quattro affermazione nella storia, dopo quelle del 1995, 2000 e 2017. L’ultima edizione si era disputata alle Bermuda, con TNZ vittoriosa contro gli americani di BMW Oracle, una gioia differente rispetto a quella condivisa con il pubblico di Auckland. La situazione di tranquillità relativa al Covid ha permesso a migliaia di persone di assistere dai maxi schermi della baia al successo dei propri paladini.
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L’ultima regata è stata chiusa con un vantaggio di 46″ sul gate del traguardo, grazie alla giusta scelta di New Zealand di prendere il lato destro. La velocità di base superiore ha fatto il resto, rendendo impossibile ogni tentativo di rimonta dei Contender.
C’è un pizzico di delusione nelle dichiarazioni di James Spithill alla fine della contesa, ma anche la consapevolezza di aver raggiunto un risultato storico vincendo 3 round nella serie.
“E’ una squadra incredibile, un’esperienza davvero fantastica. Mi sono trovato benissimo con tutta la squadra, fatta da ragazzi infaticabili e con un’etica ineccepibile. Sono rimasto conquistato dalla passione di questa squadra italiana, è stato davvero uno sforzo enorme. Complimenti a New Zealand che ha fatto un grande lavoro in queste finali”.
Gli fa eco l’altro timoniere, Francesco Bruni, meno gettonato alla vigilia ma bravissimo in corso d’opera.
“Complimenti a loro ma devo dire che è stata una grande esperienza. Abbiamo fatto entrambi un grande lavoro e abbiamo dimostrato che possiamo farcela a competere a questi livelli. Siamo stati un po’ sfortunati nell’ultimo periodo, ci siamo andati vicini e di sicuro ci riproveremo. Un grande ringraziamento a tutta Italia per il sostegno che abbiamo ricevuto“.
Ora dopo i dovuti festeggiamenti da parte dei vincitori, si procederà all’organizzazione della prossima edizione. In base a quanto dichiarato dal governo neozelandese si dovrebbe tenere nel 2023 sempre nella terra degli All Blacks, sperando ovviamente che sia finalmente aperta a tutti, senza restrizioni per il Covid.
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