Giudice annulla la multa per la mancata omologazione dell’autovelox. Vittoria di un automobilista: non ha superato il limite di velocità
L’autovelox non era omologato e la multa per eccesso di velocità non è valida. Questa la sentenza di un giudice di Pace di Lodi: col verdetto numero 57/2021 – si legge sul clubalfa.it – un automobilista ha vinto il ricorso contro la Città Metropolitana di Milano. Per il Giudce non c’è stato alcun eccesso di velocità, perché l’apparecchio non era a norma.
Secondo la sentenza, infatti, non basta che il dispositivo sia approvato: è fondamentale, invece, l’omologazione. Questa la linea di molti giuristi che vengono incontro ai ricorsi degli automobilisti, che contestano le multe perché ritengono di non aver superato il limite di velocità. Passa il principio, quindi, che omologazione e approvazione sono due requisiti distinti e separati.
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Differenza tra omologazione e approvazione dell’autovelox: automobilista vince il ricorso
L’omologazione è la verifica della corrispondenza e della conformità dell’apparecchiatura alle prescrizioni del regolamento del codice della strada. Requisiti che non fanno parte della semplice approvazione, che riguarda soltanto se il dispositivo è “a norma”. Per il giudice omologazione e approvazione non sono sinonimi e hanno significati diversi. Il riferimento è all’articolo 142 del Codice della Strada, che prevede che gli apparecchi per la rilevazione della velocità devono essere regolarmente omologati.
Ma non è finita qui: il Comune di Milano potrebbe fare appello per evitare una pioggia di ricorsi simili. Non è una novità che contenziosi di questo tipo arrivano fino alla Corte Costituzionale. Accadde nel 2015, quando una sentenza che ha fatto giurisprudenza impose che ogni tipo di autovelox (fisso e mobile) va obbligatoriamente tarato una volta l’anno.