Davide Brivio, team manager di Alpine, ha raccontato i suoi primi giorni di lavoro in F1, le differenze con la MotoGP e il rapporto con Alonso
Davide Brivio sta vivendo i suoi primi giorni su una pista di Formula 1. Lasciata la Suzuki, è ora team manager di Alpine e in Bahrain è al fianco di Alonso e Ocon nella tre giorni di test che precede il debutto stagionale in programma sullo stesso circuito il 28 marzo. Intervistato da Sky nel corso dell’ultimo giorno di test, Brivio racconta il suo approccio con il nuovo mondo: “Ero curioso di capire come viene gestito tutto, anche perché i team sono molto numerosi, e come si prepara un macchina complicata. Appena arrivato ho iniziato a capire cosa si può fare: l’esperienza non si acquisisce in poco tempo, c’è molto da imparare“.
L’accoglienza in Alpine è stata positiva e Brivio evidenzia i punti in comune con la MotoGP: “Porto con me l’esperienza dal punto di vista umano e di gruppo, il dare obiettivi e motivare. Sono punti in comune con la F1“.
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Formula 1, Brivio su Alonso e Marquez
Ovviamente grande attenzione è riservata a Fernando Alonso, tornato in F1 dopo due anni di distacco dal circus. Sullo spagnolo si sofferma anche Davide Brivio, solitamente abituato a ‘svezzare’ piloti giovani: “Per me è sempre stato come educare un figlio. Con Alonso abbiamo davanti un profilo diverso. E’ molto motivato e il fatto di essere tornato in F1 lo testimonia“. Il team manager spiega che lo spagnolo “è molto esigente, sia con sé che con la squadra, la sua presenza spinge tutti a dare di più“.
La sua presenza però significa anche responsabilità: “Abbiamo quella di fornirgli un pacchetto che lo metta in grado di esprimere il suo potenziale“. Per questo però servirà tempo: “Non è una frase scontata, è la verità. McLaren e Red Bull sembrano in forma, noi proviamo a migliorare“.
Infine, una battuta su Marc Marquez: “Spero torni presto. Non so se lo farà subito, ma quando lo farà sarà il solito Marquez“.