Gianni Agnelli, i 100 anni dell’Avvocato: la sua passione per la Ferrari e per i motori. E’ stato un simbolo dello stile italiano nel mondo
E’ stato uno dei personaggi più influenti della storia italiana del ‘900. Molto più di un imprenditore ed emblema dello stile che ha contraddistinto il nostro Paese nel mondo. Un esempio di Dolce Vita e produttività industriale, negli anni in cui il Bel Paese era invidiato da tutti. Gianni Agnelli, per tutti l’Avvocato, nasceva a Torino esattamente 100 anni fa, il 12 marzo del 1921. Se n’è andato il 24 gennaio del 2003, lasciando un vuoto incolmabile all’interno delle proprie aziende e nell’immaginario collettivo. Le sue grandi passioni coincidevano infatti con quelle di tutta Italia: il calcio e i motori. Ha legato indissolubilmente il suo nome a quello della Juventus e della Ferrari, stringendo un accordo con il mitico Enzo Ferrari e creando una sinergia con la Fiat. Il primo sodalizio tra l’Avvocato e la “Rossa” risale al 1948, con la 166 MM, la storica “Barchetta“, frutto di grande ispirazione per le spider da corsa dei successivi anni.
Aveva preso la guida dell’impresa di famiglia nel 1966, portando il marchio torinese di automobili sulla ribalta internazionale.
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Gianni Agnelli, i 100 anni dell’Avvocato: la sua passione per la Ferrari
Dopo essere rimasto orfano giovanissimo, a soli 14 anni, Gianni Agnelli è cresciuto in fretta, attraversando da protagonista tutta la seconda metà del ‘900 italiano. Fu nominato anche senatore a vita nel 1991, confermando una grande influenza politica nella scena parlamentare italiana.
Tra le varie cariche anche quella di presidente di Confindustria dal 1974 al 1976, con idee progressiste di apertura verso l’estero. Fu proprio lui a lanciare l’accordo con General Motors all’inizio degli anni 2000, che proiettò la Fiat verso un’altra dimensione. Dimensione ripresa in questi mesi da John Elkann e dalla nascita di Stellantis. Un precursore in tutto, anche nel calcio, dove con la Juventus ha vinto ogni cosa, deliziando la sua passione con l’acquisto di straordinari campioni. Anche la Formula 1, come le barche, aggradava il suo lato estetico. Fu uno dei principali promotori dell’arrivo di Michael Schumacher, negli anni del rilancio, oltre alla promozione di Luca Cordero di Montezemolo alla guida del Cavallino.
La Ferrari lo omaggerà proprio in questi giorni per il suo centenario, con una mostra speciale. Una collezione unica che verrà inaugurata venerdì al Mef di Modena (il museo “Enzo Ferrari”) dal nome: “L’eleganza del mito”. L’inaugurazione sarà in via telematica e visibile sia sui canali social che sul sito dei Musei Ferrari.