Il direttore generale della scuderia Mercedes di Formula 1 Toto Wolff ammette che tutte novità della W12 sono state occultate
A una rapidissima occhiata da parte dei giornalisti addetti ai lavori, è subito parso evidente che la Mercedes W12 è un po’ diversa e più definita di quello che si vede dalle immagini distribuite alla stampa. E ora Toto Wolff spiega il perché.
Mercedes nascosta per necessità
Parlando alla versione olandese del sito Motorsport.com, Toto Wolff ammette che la Mercedes è stata volutamente nascosta. Omessi alcuni dettagli del fondo, che risulta nero e senza i rilievi che gli ingegneri hanno messo a punto dopo i test in galleria del vento. Coperte da una specie di cofano bombato organizzato virtualmente con un programma di fotoritocco quello che è stato cambiato nel motore.
Wolff dice che si tratta di una necessità: “Abbiamo fatto la stessa cosa in passato, e la stessa strategia viene adottata anche da altri team – dice il direttore generale e azionista della scuderia – alcune novità sono importanti e sostanziali e sicuramente coglieranno molte persone di sorpresa. Ma tra la presentazione dell’auto e i test, quando l’auto sarà in pista, ci sono dieci giorni. Sufficienti per chi vorrebbe poter studiare le nostre novità”.
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Copia e incolla
La Mercedes teme il cosiddetto “copy and paste improvement”, gli adeguamenti della concorrenza che sulla base di pochi scatti o di un disegno riescono a capire dove la scuderia campione del mondo ha deciso di migliorarsi. “Se avessimo mostrato la W12 per quello che altre scuderie sarebbero corse ai ripari e in due o tre gare avrebbero colmato il gap. Non possiamo permetterci di svelare alcune carte”.
Wolff è convinto che quest’anno, con le novità di regolamento, ogni dettaglio sarà decisivo: “Partiamo tutti da zero, è evidente che le nuove norme cercando di mettere noi in difficoltà per consentire alle altre scuderie di tornare a essere competitive. La nostra è una competizione nella quale qualsiasi innovazione gioca un ruolo fondamentale. Sono convinto che i cambiamenti sul fondo ci garantiranno un miglioramento. Ma qui non si parla più di decimi di secondo, ma di centesimi”.