Le curiosità su Romain Grosjean, che parteciperà alla stagione in IndyCar e potrebbe tornare in Formula 1
Romain Grosjean potrebbe tornare al volante di una Formula 1. Si parla con insistenza, infatti, di un test con la Mercedes. Toto Wolff peraltro si era già detto disponibile a concedergli un giro sulle Frecce d’Argento dopo il pauroso incidente sul circuito di Sakhir, per non lasciare che il rogo restasse l’ultima immagine del francese nel circus.
Nel 2021, Grosjean continuerà comunque a correre. Ufficiale infatti il suo ingaggio con il team di Dale Coyne nell’IndyCar, con la speranza di ripetere i successi di piloti francesi come Simon Pagenaud e Sebastien Bourdais.
L’accordo prevede che Grosjean partecipi all’intero campionato ma senza correre sugli ovali. Non disputerà nemmeno la celebre quanto prestigiosa Indy 500, la 500 miglia di Indianapolis. “Se avessi 25 anni e non avessi una famiglia ci correrei senza problemi” ha detto alla CNN. Ma non vuole mettere la moglie e i figli nella stessa condizione di impotente paura vissuta a Sakhir.
La sua è la decisione di un uomo di famiglia, di un pilota poliedrico che conserva interessi e passioni multiformi.
Con la moglie, la giornalista di TF1 Marion Jolles che ha seguito anche la Formula 1 e l’ha intervistato più volte in griglia prima delle gare, ha scritto un libro. Niente corse, però. Solo ricette di cucina, con la collaborazione di apprezzati chef. Hanno contribuito Akrame Benallal, che ha aperto un ristorante stellato a Parigi e possiede un impero gastronomico esteso fino in oriente, lo chef tre stelle Michelin Guy Savoy e Christophe Michalak, maitre di pasticceria celebre anche per i suoi programmi tv in Francia.
“Benvenuti a casa nostra”, recita l’inizio del ricettario. Grosjean si racconta come un cittadino del mondo, con tanto di dotta citazione di Socrate. Poi però si mostra in contesti affettuosi e luminosi mentre prepara il soufflé o la torta di carote.
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Forse non tutti sanno che Grosjean, prima di avere successo come pilota, lavorava come consulente nelle scelte di portafoglio e gestione finanziaria per Baring Brothers Sturdza di Ginevra.
“Era divertente” ha raccontato rispondendo a un tifoso per una lunga sequenza di domande e risposte raccolta e pubblicata anni fa sulla rivista Autosport. “Era una banca privata di alto livello, era bello vedere come i piccoli dettagli possono fare una grande differenza. Certo, dovevo indossare giacca e cravatta ogni mattina, ma mi ha insegnato molto. Nessuno mi riconosceva come pilota all’epoca”.
Da un’altra intervista per Life Beyond Sport, scopriamo poi che il francese non sa cantare, non è tipo da karaoke dunque. Ma ama la musica, non disdegna Bruno Mars, pseudonimo di Peter Gene Hernandez, considerato un erede di Michael Jackson.
Ha raccontato anche di amare i film francesi e la serie Suits, ambientata in un grande studio legale tra avvocati che tramano e litigano, e un’abbondante presenza di auto di lusso.
E’ anche un buon lettore di biografie di campioni sportivi, come i tennisti Andre Agassi e Roger Federer, e non solo. Un giorno, magari, leggeremo anche la sua.
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