Imminente la decisione del governo in merito al divieto agli spostamenti tra Regioni, in scadenza il 25 febbraio. Al momento la proroga sembra essere probabile.
Il 25 febbraio scade il divieto agli spostamenti tra Regioni, ma questa volta spetterà al nuovo Premier Mario Draghi e ai suoi Ministri prendere una decisione su cosa sarà possibile fare dopo quella data. In serata il presidente del Consiglio ha convocato una riunione con i Governatori per poter conoscere il loro punto di vista in attesa del Cdm previsto per la giornata di domani. Ma al momento l’ipotesi più probabile è quella di una proroga della norma.
Le varianti del virus fanno paura proprio perché ritenute dagli esperti più contagiose e si preferirebbe quindi puntare ancora sulla cautela. Puntare su un allentamento delle misure restrittive in questo periodo potrebbe infatti essere deleterio in tempi brevi e portare a una crescita maggiore dei casi di positività.
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Al momento l’incertezza maggiore riguarderebbe la data di scadenza del provvedimento. Le ipotesi sul tavolo sembrano essere innanzitutto due: 5 o 31 marzo. La prima data non è comunque del tutto casuale: quel giorno, infatti, scade il Dpcm 16 gennaio che era stato approvato dall’allora premier Giuseppe Conte e dalla sua squadra di governo, in quel momento sarà quindi necessario sedersi nuovamente al tavolo e fare un’ulteriore valutazione di tutti i provvedimenti in vigore. La seconda ipotesi, invece, sembra soddisfare i componenti dell’esecutivo che ritengono sia importante non abbassare la guardia a un anno di distanza dall’arrivo della pandemia in Italia.
Ma su una cosa il nuovo presidente del Consiglio non ha dubbi: è necessario prendere il prima possibile una decisione in modo tale che ognuno possa organizzarsi e non essere colto di sorpresa dal provvedimento. A quel punto se il divieto dovesse essere protratto per tutto il mese di marzo, si potrà pensare a un cambio di rotta da aprile ma solo per le regioni “gialle” se la curva del contagio lo consentirà.
Non sembra infatti trovare il favore di gran parte dei Governatori la proposta avanzata dal presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, di mettere almeno per un mese tutto il Paese in “Zona Arancione“.
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