La MotoGP partirà dal Qatar: il boss della Dorna Carmelo Ezpeleta ha incontrato il primo ministro Al Thani
La MotoGP è sempre più vicina alla partenza ed è tempo di rapporti diplomatici. Carmelo Ezpeleta, il boss della Dorna, ha incontrato il Qatar il primo ministro, lo sceicco Khalid bin Khalifa bin Abdul Aziz al-Thani. Il colloquio, annunciato dall’account Twitter della MotoGP, è stato chiaramente finalizzato all’avvio della stagione motociclistica che avverrà proprio nel Paese mediorientale. “Lavoriamo per un inizio di 2021 protetto e sicuro” si legge nel cinguettio.
Il Covid ha già modificato il calendario, con la partenza prevista proprio a Losail, teatro dei primi due Gran Premi. In pista il 25 marzo ed il 2 aprile per – rispettivamente – il GP del Qatar e quello di Doha.
Il “soggiorno” del circus nel Paese mediorientale, però, sarà decisamente più lungo; a Losail, infatti, si disputeranno i test pre stagionali, due in tutto, per sei giorni totali. In pista il 6-7 marzo e dal 10 al 12. Una situazione che farebbe propendere per la creazione di una sorta di “bolla” per tutti i protagonisti in modo da rendere il tutto più sicuro possibile.
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MotoGP, Carmelo Ezpeleta ed i timori di altri rinvii
Working to ensure a safe and secure start to 2021! 👍
Dorna Sports CEO Carmelo Ezpeleta has met with Sheikh Khalid bin Khalifa bin Abdul Aziz al-Thani, the Prime Minister of Qatar, ahead of the upcoming #QatarTest and season opener! 🇶🇦 pic.twitter.com/DBmGNEoqey
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) February 18, 2021
L’obiettivo è preservare tutte le gare in programma, al momento, cercando di evitare il più possibile rinvii e cancellazioni causa Covid, proprio come accaduto nella passata stagione. Al momento sono già saltati i Gran Premi di Argentina e Stati Uniti, previsti inizialmente per l’8 ed il 16 aprile (quest’ultimo sostituito dal Portogallo).
E le gare che si disputeranno lontano dall’Europa saranno proprio le più a rischio; in quest’ottica va letto l’incontro di Ezpeleta con Al-Thani. Una visita diplomatica che potrebbe nascondere anche un possibile timore di un rinvio da scongiurare anche per la tappa qatariota, che potrebbe essere l’unica all’infuori del Vecchio Continente se la situazione Covid dovesse precipitare in maniera irrimediabile.