A fine settimana una Regione italiana potrebbe passare per la prima volta in “Zona Bianca”, la misura che prevede un ritorno alla quasi normalità, importante anche per ridare slancio all’economia.
Si avvicina il momento in cui saranno comunicate le nuove misure decise dal governo per arginare l’evoluzione della pandemia, una fase sempre molto attesa proprio perché da queste dipendono molte attività. In linea generale è la cautela a dominare e sembrano essere ben sei le Regioni che rischiano di passare in “Zona Arancione”, provvedimento che porterebbe, ad esempio a bar e ristoranti a lavorare solo con l’asporto. Ma c’è una Regione che potrebbe invece andare incontro a un progresso importante, l’ingresso in “Zona Bianca“.
A poter godere di questo importante beneficio, secondo gli ultimi dati raccolti, sarebbe la Valle d’Aosta, che potrebbe tornare a sperimentare, a distanza di mesi un ritorno a una quasi normalità.
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Zona Bianca possibile per la Valle d’Aosta: cosa può cambiare
Ma cosa potrebbe spingere la Valle d’Aosta a passare in Zona Bianca? Innanzitutto un requisito che lascia ben sperare: la Regione mette in evidenza meno di 50 casi ogni 100mila abitanti, con un valore dell’Rt tra i più bassi del Paese (0,777). Ma c’è un altro dato che fa ben sperare: sono solo 8 i pazienti che si trovano ricoverati in ospedale, di cui 2 in terapia intensiva. Anche la campagna vaccinale contro il Covid-19 sta avendo un andamento discreto: il 3,13% dei cittadini ha già ricevuto la somministrazione. Solo la provincia di Bolzano ha fatto meglio.
Poter ottenere questa “promozione” sarebbe importante non solo per i residenti della zona, ma soprattutto per l’economia locale, che tornerebbe a rifiatare dopo mesi particolarmente difficili. Con questo regime, infatti, bar e ristoranti potrebbero tornare ad aprire oltre le 18, ma soprattutto a beneficiarne sarebbero altre realtà ormai chiuse da mesi, come i cinema, i teatri, le palestre e le piscine.
Ma soprattutto si potrebbe tornare a sciare, una delle attività praticate maggiormente da parte di chi vive in Valle d’Aosta, ma che quest’anno non ha potuto essere portata avanti a causa dei divieti. Gli obblighi da rispettare sarebbero quindi minimi, ma ormai più che noti: utilizzo della mascherina sia al chiuso sia all’aperto, rispetto del distanziamento sociale e igienizzazione delle mani.