Ford Sierra RS Cosworth, capostipite di una serie di muscolari berline sportive con l’anima racing. Quanto può valere oggi
Stefano, il personaggio interpretato da Valerio Mastandrea nel film cult “Velocità massima” del 2002, la definiva “un veleno”. Parlavano della Ford Sierra RS Cosworth, che avevano modificato per sfidare in una gara clandestina la Toyota Celica del rivale Fischio.
Negli anni, questa versione della Sierra con un motore più sportivo è diventata un cult per gli appassionati. Negli anni Ottanta, la Ford decide di applicare anche alle vetture nei rally e poi nella produzione da strada un motore derivato dal leggendario V8 Ford-Cosworth con quattro valvole doppie. Il motore ruggente viene montato anche sulla Sierra, allora berlina top di gamma del gruppo.
Prende l’iniziativa il CEO di Ford Motorsport Europe, Stuart Turner, che vuole ridurre il gap del brand nel settore delle sportive. C’è bisogno di una vettura da turismo, per il mercato e le competizioni nazionali. La rivisitazione della Sierra, già disponibile con un allestimento più energico (xRDi) diventa realtà nel 1983, a seguito di una serie di modifiche che hanno coinvolto il motore, il telaio e l’aereodinamica della berlina.
Il risultato è una sportiva muscolare e leggera, di forte personalità. Il motore montava sedici valvole, il turbo Garrett, pistoni in alluminio raffreddati a olio. Riusciva a generare 204 cavalli di potenza, rendendo la Sierra RS Cosworth la prima auto di serie a superare i 100 CV/litro.
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La RS Cosworth monta, di serie, interni in velluto, ABS, servosterzo, cerchi in lega, fendinebbia, volante in pelle. E’ previsto anche un computer di bordo in cui vengono segnalate porte rimaste aperte o luci non più funzionanti.
La potenza del motore e la leggerezza della sportiva rappresentano una festa per gli amanti della velocità anche se l’effetto non è semplice da gestire. Precisa nei cambi di marcia grazie alla trasmissione manuale a cinque rapporti, presenta anche una versione speciale, la RS500 che è ancora più da gara.
La trasformazione riguarda tutte le componenti: si va dalle pareti più spesse del blocco dei cilindri del motore, portato a una potenza di 224 cavalli, all’effetto aerodinamico delle linee. Il sovrasterzo è ancora più frequente, e l’erogazione brusca del motore non semplice da controllare.
Piace di più la seconda generazione della Sierra, ridisegnata a partire dal 1987. La Sapphire, soprannome dato alla nuova versione a 4 porte e 3 volumi, è la base per la nuova variante Cosworth inizialmente a trazione posteriore che resterà in commercio per un paio d’anni a partire dal 1990.
Per acquistarne una, oggi, va messo in conto un investimento non inferiore ai 10-15 mila euro. Anche se versioni particolari, o molto ben tenute, possono raggiungere anche cifre decisamente più elevate.
Su AutoScout, ad esempio, si trovano esemplari del “Pinnone”, altro soprannome della Sierra RS Cosworth tre porte in riferimento al vistoso alettone posteriore, anche a 56 mila euro.
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