Slim Borgudd, batterista jazz-rock che suonò con gli ABBA, vanta 15 gran premi all’attivo in Formula 1. Ottenne anche un punto con la modesta ATS
Tre nomi, due carriere, un soprannome icona. Karl Edward Tommy Borgudd, per tutti “Slim”, ha conosciuto il grande successo come musicista. Poi negli anni Ottanta ha raggiunto il punto più alto della sua carriera, il debutto in Formula 1.
Ma andiamo con ordine. Batterista jazz-rock svedese, ha iniziato a suonare con la band del liceo, il Lea Riders Group, nel 1961. Ne facevano parte anche Bo Haggstrom che suonava il basso elettrico e Sigge Ehlin (voce, chitarrista e armonicista). A metà degli anni Sessanta, il gruppo è diventato abbastanza celebre tanto da essere invitato a suonare in televisione.
Dopo la rottura della band, Borgudd e Haggstrom insieme a Georg Wadenius hanno fondato i Made in Sweden, un gruppo specializzato in jazz e rock progressivo. La band raccoglie un gruppo ristretto di affezionati, ma non raggiunge i vertici della classifiche anche perché stanno cominciando ad emergere gli ABBA.
La band si scioglie a inizio anni Settanta. Già da qualche anno, Borgudd ha conosciuto Chris Barber, un jazzista inglese che corre anche come pilota dilettante. Borgudd acquista la sua Lotus 22, la porta con sé in Svezia e inizia a gareggiare. I risultati arrivano, nel 1973 vince il titolo nella Formula Ford nazionale poi, dopo una serie di apparizioni sporadiche vista la scarsezza di fondi, chiude terzo il campionato europeo di Formula 3 del 1979.
E’ un periodo chiave per Borgudd, come ha raccontato David Addison per ESPN. L’anno successivo il suo amico Bjorn Ulvaeus lo chiama come batterista per suonare insieme agli ABBA soprattutto nelle sessioni in studio. Ullvaeus è uno dei leader del gruppo insieme ad Agnetha Fältskog, Benny Andersson e Anni-Frid Lyngstad. Sono le iniziali dei loro quattro nomi a formare l’acronimo del gruppo svedese più famoso del mondo.
Grazie all’amicizia con Ullvaeus, quando ottiene una chiamata in F1 per la piccola ATS (Auto Technisches Spezialzubehör) di Gunther Schmid, Borgudd gareggia con il logo degli ABBA sul telaio. Non è una manovra commerciale, ma già dal debutto al GP San Marino del 1981, quella monoposto fa storia.
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Borgudd, l’unico punto in Formula 1
Dal GP Silverstone del 1981, la ATS abbandona la Michelin e monta gli pneumatici Avon come la Fittipaldi Automotive affidata a Chico Serra e Keke Rosberg, padre di Nico e futuro campione del mondo, la March di Derek Daly, la Ensign di Eliseo Salazar e la Theodore di Marc Surer.
Sul circuito dove è nata la Formula 1 moderna, per la prima volta dopo quattro gran premi, Borgudd riesce a superare le pre-qualifiche. Parte 21mo in griglia, davanti a piloti come Elio de Angelis, Eddie Cheever e Nigel Mansell. In gara, problemi e ritiri si succedono ad alta frequenza. Lo svedese recupera posizioni su posizioni e chiude al sesto posto. E’ il suo primo punto in Formula 1, e sarà anche l’unico. Ma conta tanto per il team.
“Allora a punti andavano i primi sei, era come vincere il premio Nobel” ha raccontato Borgudd. Grazie a quel punto, la ATS ha ottenuto il trasporto gratuito delle monoposto da un gran premio all’altro.
“Slim era una persona molto aperta, rilassata” ha ricordato John Watson che ha vinto quel gran premio in un’intervista per un articolo-ricordo sul sito della Avon. “Vista la sua storia di musicista, sapeva cosa fosse un palco”.
In totale, ha corso appena quindici gran premi in F1, gli ultimi nel 1983 con la Tyrrell accanto a Michele Alboreto. Negli anni successivi, ha vinto il campionato europeo di corse con i camion (truck racing) nel 1986, nel 1987 e nel 1995. Ha definitivamente abbandonato le gare due anni dopo.