Nonostante i suoi quasi ottant’anni di vita il Christina O resta il superyacht per eccellenza, una imbarcazione mitica che ha fatto la storia
Rispetto ai mitici Anni ’60, quando era al centro dell’attenzione generale e non c’era giornale che non riportasse almeno una sua foto sulla propria copertina ogni settimana, il Christina O ha semplicemente cambiato la sua destinazione. Ma resta IL ‘Superyacht’ per eccellenza.
É stata la barca di Aristotele Onassis, della prima moglie Tina Livanos e della seconda, Jacqueline, la vedova di John Fitzgerald Kennedy. Ospitò attori e principi, politici e sportivi. Oggi è uno dei beni di lusso più costosi del mondo. É in affitto: costa circa 100mila dollari al giorno e ha saputo mantenere tutto il lusso e lo stile con il quale fu realizzato e ristrutturato.
E pensare che il Christina O era nato esclusivamente per scopi militari. Lungo poco meno di 100 metri, lo yacht nacque come incrociatore militare: fu varato dai cantieri canadesi Vickers di Montreal e venne battezzato Stormont.
Il suo impiego doveva essere sostanzialmente fluviale: era una nave leggera e veloce con una ventina di persone di equipaggio. Avrebbe dovuto presidiare le coste e le baie nordamericane da potenziali per quanto improbabili incursioni. La storia ci ricorda che fu lo Stormont ad attraversare l’Atlantico prendendo parte allo sbarco in Normandia cui partecipò battendo ogni record di navigazione in mare aperto per una nave così piccola, 1500 tonnellate circa) quasi due mesi e mezzo.
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Disarmata alla fine della guerra lo Stormont doveva essere trasformata in una nave mercantile per il trasporto di merce e animali. Ma nel 1954 il ricchissimo armatore Aristotele Onassis lo acquistò a prezzo di favore, si parla di quattro milioni di dollari dell’epoca, spendendo almeno dieci volte tanto per trasformarlo in uno yacht di lusso. Lo Stormont diventa il Christina O, in omaggio alla figlia di Onassis.
Il Christina ricodifica tutti gli standard di lusso dell’epoca per uno yacht: una splendida piscina realizzata con un raffinato mosaico greco classico che rappresenta un toro. Una vera opera d’arte che può essere piscina o pista da ballo.
E ancora un salone con un camino antico, una camera padronale degna di una reggia. Dodici cabine ospiti per 34 passeggeri oltre a tre cucine, una grande area panoramica polivalente che poteva trasformarsi in palestra, area giochi, salotto o grande sala da pranzo. Una attrezzatissima sala medica, un ponte per lo sport e le attività di bordo. In particolare il tiro al piattello del quale Onassis era un grande appassionato.
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Mosaici, quadri degni di una pinacoteca, teak pregiatissimo, mogano e avorio, soprammobili di scultori famosi, tanti richiami all’art decò ma anche ai classici greci. A bordo ci sono opere d’arte di Le Curbusier, De Chirico, Chagalle, Guttuso.
Il Christina era lusso allo stato puro. Ospitò John Fitzgerald Kennedy, Winston Churchill, Marilyn Monroe, fu il teatro del lussuosissimo ricevimento privato delle nozze del Principe Ranieri di Monaco con Grace Kelly catalizzando l’attenzione del pubblico in un’epoca molto lontana dai social network.
Quando Onassis decise di chiedere a Jacqueline, la vedova del presidente Kennedy, di sposarlo, il Christina fu uno dei suoi regali di nozze. Insieme a diversi lussuosi appartamenti, una cifra imprecisata (si parla di cinque milioni di dollari) e un vitalizio da quasi 200mila dollari all’anno.
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Una storia affascinante ma con molti momenti di tristezza. Il Christina ospitò la storia d’amore tra l’armatore e Maria Callas che, stando ai si dice, a bordo dello yacht avrebbe anche pensato al suicidio. Uno dei più bei salotti dello Yacht ancora oggi porta il nome della leggendaria soprano. Così come la sala da the, l’angolo dove Onassis ama isolarsi da tutti per bere i suoi drink è rimasto l’Ari’s Bar.
Alla morte dell’armatore Jacqueline, la vedova, e Christina, la figlia dell’armatore si accordano per donare lo yacht al governo greco. La nave cambierà nome per chiamarsi Argo. Ma mantenerla costa troppi: lo yacht rischia il disarmo prima di essere riacquistata da un altro armatore greco, John Paul Papanikolau. Ora è proprietà di un fondo internazionale che investe in beni di lusso. E si chiama di nuovo Christina O.
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Il Christina O è sopravvissuto a tutti i suoi protagonisti: Onassis è scomparso nel 1975 a 69 anni. Il magnate non si riprese mai dalla scomparsa di suoi figlio Alexander che morì in un incidente aereo nel 1973 a soli 24 anni. Christina fu stroncata da un malore nel 1988 a 37 anni dopo quattro matrimoni e una sola figlia, Athina, che oggi è l’unica erede dell’impero degli Onassis. Maria Callas morì a soli 53 anni, due anni dopo l’armatore. Jackie fu l’ultima delle sue donne a raggiungerlo, nel 1994, a 64 anni dopo avere combattuto strenuamente contro un male incurabile. Oggi Jacqueline è accanto al suo primo marito, il presidente Kennedy, nel cimitero militare di Arlington mentre Onassis è sepolto nella sua tenuta dell’isola privata di Skorpios.
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Il Christina O può essere noleggiato con diverse società di brokeraggio e ospita ogni anno eventi esclusivi: grandi feste aziendali di multinazionali ma anche matrimoni esclusivi. L’ultimo di grande rilievo fu quello di Heidi Klum, la splendida modella tedesca che festeggiò a bordo del superyacht le sue nozze con il musicista Tom Kaulitz, fondatore dei Tokyo Hotel. Affittarlo costa circa 560mila euro alla settimana, spese escluse (cambusa e nafta in particolare).
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