Vende un seggiolino auto per bimbi usato, ma anziché ricevere 80 euro si ritrova con il conto “svuotato” di 1500 euro. La truffa su internet
Decide di vendere il suo seggiolino auto per bambini. Mette un inserzione per venderlo a 80 euro, ma quando conclude l’affare invece di ritrovarsi i soldi in banca, vede il suo conto svuotato di ben 1.500 euro. L’incredibile truffa è nata nell’ambito di una trattativa tra privati. Un uomo ha messo in vendita tramite i consueti canali web il suo seggiolino auto per bambini usato. Ormai non serviva più, e l’automobilista ha provato a guadagnare comodamente qualche decina di euro.
Quando trova l’acquirente, che si dice interessato all’acquisto, accetta le particolari condizioni chieste dal compratore. Per pagare il seggiolino, l’acquirente propone di ricaricargli il conto corrente tramite uno sportello ATM. Il venditore accetta il sistema, e allo stesso tempo accetta un codice fornito dal compratore che deve inserire nello sportello bancomat. Il venditore, un ingenuo 40enne del reggiano, accetta di fare l’operazione in “diretta” telefonica con l’acquirente, che gli fornisce le istruzioni da remoto.
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Vende un seggiolino Auto per bimbi ma gli vengono sottratti 1.500 euro
Quando il 40enne ha completato l’operazione, una volta premuto su “ok”, anziché ritrovarsi i suoi 80 euro sul conto ha visto un bel “segno meno”. Sottratta la cifra di ben 1.500 euro. In pratica aveva consegnato al furbo compratore l’ingente cifra, trasferendola dal suo conto bancario. A quel punto il venditore si è subito adoperato per contattare il truffatore e chiedere spiegazioni, ma immediatamente tutte le utenze, telefoniche e social, sono state bloccate. Impossibile contattarlo o telefonargli.
Probabilmente il numero di telefono era temporaneo ed utilizzato “ad hoc” per l’illegale operazione. A quel punto il 40enne ha denunciato tutto ai carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto. Avviate le indagini, i carabinieri sono risaliti all’utenza telefonica e alla carta prepagata dove sono stati trasferiti i soldi. La card è intestata a un 20enne del trevigiano con precedenti specifici, immediatamente denunciato per truffa.