Valentino Rossi, stoccata a Marquez: “Non lo perdono” e spiega il motivo

Valentino Rossi lancia una stoccata a Marc Marquez: “Non lo perdono”. Il Dottore ha svelato le motivazioni

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Getty Images)

Il Mondiale di MotoGP inizierà tra qualche settimana e Valentino Rossi è più combattivo che mai. Il Dottore, dopo aver lasciato il Team Yamaha ufficiale, correrà con la squadra clienti di Petronas ma è ugualmente determinato a disputare un gran Campionato, con ben in mente il suo obiettivo, il decimo titolo mondiale.

Il Dottore ha concesso un’intervista al “Corriere della Sera” e sono tanti i temi trattati, non ultimo il suo rapporto con Marc Marquez, uno dei tantissimi rivali nella lunga carriera del 46. Inevitabile partire dall’infortunio che ha costretto lo spagnolo a saltare tutto il Mondiale 2020 e che, probabilmente, lo terrà fuori ancora qualche mese, per un vero e proprio calvario.

Ha voluto tornare a correre troppo presto, credo sia questo il suo errore. Non mi spiego il perché gliel’hanno permesso” ha spiegato Valentino Rossi che poi entra nel dettaglio. “E’ un luminare il Dottor Costa, un pioniere. Ha ridotto i tempi dell’immobilità, metodi di recupero e cure rivoluzionati – ha sostenuto il pilota – ha tracciato una via“.

LEGGI ANCHE >>> Valentino Rossi, futuro incerto in MotoGP: l’amico Uccio svela i piani

Valentino Rossi ed il ricordo del 2015

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Getty Images)

Rossi ha poi proseguito, entrando nel dettaglio delle normative. “La Dorna ha imposto paletti dopo Assen 2013, quando Lorenzo fece un rientro lampo. Lo scopo – ha svelato – era limitare ed evitare troppi rischi. Di colpo sono saltati tutti i paletti con Marquez – ha aggiunto – chissà perché“. Rossi ha poi analizzato il suo rientro. “Sarà forte come prima se tornerà, considerato come nessuno lo sappia, nemmeno lui“.

Mi dispiace non corra – ha sostenuto – ma non è lui il più forte avversario incontrato“. Rossi, poi, è tornato a quanto accadde nel 2015. “Io, però, non lo perdono, è impossibile farlo. A sei anni di distanza, ripensando a quei fatti, ho ancora quelle sensazioni. E difficilmente possano cambiare“.

Change privacy settings
×