Il 15 febbraio scade il divieto agli spostamenti tra le Regioni imposto dal governo Conte: ecco cosa potrebbe accadere tra pochi giorni. In tanti sperano di poter vedere al più presto i propri affetti.
Si avvicina una data che è ormai diventata cruciale per moltissimi italiani, costretti a stare lontani dai propri affetti che vivono lontano a causa dell’impossibilità di spostarsi liberamente nella Penisola come forma di prevenzione per evitare che il numero dei casi di positività al Covid-19 possa salire nuovamente. Il 15 febbraio scade infatti il divieto agli spostamenti tra le regioni e ora che gran parte dell’Italia è diventata “zona gialla” in molti si augurano che anche questa misura possa essere eliminata.
La situazione politica attuale rende però difficile fare previsioni certe, pur sapendo come sia fondamentale continuare a essere cauti in questa fase in cui i contagi hanno registrato una diminuzione. Mario Draghi, che ha avviato le consultazioni per provare a formare un nuovo esecutivo su incarico del presidente Mattarella, potrebbe prendere una posizione sulla questione solo se il governo venisse formato prima di quel giorno. In caso contrario, il divieto è destinato a decadere fino a che non ci sarà un nuovo presidente del Consiglio e dei nuovi Ministri ad affiancarlo.
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Anche in questo periodo in cui la situazione generale degli ospedali e del numero di positivi al Covid-19 ha fatto registrare una flessione, seppure lieve, i medici continuano a sottolineare come sia fondamentale rispettare le norme di sicurezza che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi. Il rischio che possa esserci una nuova impennata di contagi potrebbe essere dietro l’angolo. In tanti si augurano però un ulteriore allentamento dei divieti in vigore come sta accadendo nei territori che sono già diventati “zona gialla” da pochi giorni.
Un primo passo in questa direzione intanto è già stato fatto. Il Cts (Comitato Tecnico Scientifico) ha infatti dato l’ok alla riapertura dal 16 febbraio degli impianti sciistici, che saranno comunque chiamati ovviamente a rispettare una serie di regole per non andare incontro a sanzioni. L’auspicio è che da quella data possa essere possibile anche farlo in una Regione differente da quella di residenza.
Al momento, complice anche la situazione attuale del governo, è ancora difficile avere certezze. Le decisioni definitive, infatti, saranno prese con ogni probabilità, come accaduto finora a ridosso del giorno, sulla base dell’andamento della curva epidemiologica. Determinante sarà il valore dell’indica Rt nazionale: se questo dovesse restare ancora sotto l’1 potrebbe arrivare il via libera agli spostamenti tra Regioni, seppure solo per quelle “gialle”. In caso contrario, tutto potrebbe slittare al 5 marzo, quando scadrà il DPCM del 14 gennaio 2021.
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