Domenicali traccia la linea: regole, calendario e piloti, come cambia la F1 nel prossimo futuro. Il nuovo capo scelto da Liberty Media ha le idee chiare per affrontare le diverse questioni irrisolte
Il nuovo capo scelto da Liberty Media per guidare il Circus si sta preparando da casa all’inizio di questo intenso mondiale 2021. Stefano Domenicali ha ereditato da Chase Carey una Formula 1 in divenire, alle prese con le difficoltà organizzative legate alla pandemia e con una riduzione dei costi doverosa vista la crisi internazionale. In una recente video-conferenza stampa, riportata dalla Gazzetta dello Sport, il nuovo CEO parte spiegano le novità relative al calendario di questa stagione.
“C’è la possibilità di fare due gare in Bahrain visto che il Portogallo non ha ancora confermato il suo appuntamento a Portimao. Abbiamo organizzato un campionato a 23 gare, il più nutrito di sempre e credo si possa riuscire a rispettare. Confermo che Imola si farà regolarmente. Sono sempre in contatto con gli organizzatori e sono pronti. Resta in stand-by la Cina che fino all’estate non ospiterà eventi internazionali. Shanghai potrebbe subentrare magari nella seconda parte dell’anno al posto di qualche cancellazione“.
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Per quanto riguarda il ruolo dei piloti, Domenicali ha voluto sottolineare quanto sia importante la loro immagine per tutto il mondo del Motorsport e del comportamento che devono sempre mantenere.
“Devono capire quanto il loro ruolo sia delicato e di grande visibilità. Abbiamo tantissimi giovani di talento e non dobbiamo perdere l’occasioni che far comprendere loro che sono più di semplici piloti ma veri ambasciatori della F1″. L’aggiunta sul caso Mazepin è doverosa: “Ha sbagliato e ha capito il proprio errore. Sappiamo benissimo che non ci devono essere mai più atteggiamenti del genere per non veicolare un messaggio sbagliato in un mondo così mediatico come la F1“.
Poi sulle regole Domenicali apre alla sprint race, mentre boccia l’inversione della griglia.
“Questa opzione l’abbiamo definitivamente scartata. Bisogna avere idee nuove ma senza dimenticare il tradizionale approccio alle corse. Quello che stiamo valutando è la possibilità di fare delle sprint race il sabato, ne stiamo discutendo coi i team nelle sedi giuste e queste sono le uniche cose sulle quali siamo interessati”.
Infine sul congelamento dei motori a partire dal 2022, il capo della F1 sembra piuttosto positivo: “E’ la scelta giusta e tutti devono rendersene conto. Non è importante solo per il futuro della Red Bull ma per tutte le squadre, nell’ottica della riduzione dei costi”.
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