MotoGP, il pronostico di Melandri sul Mondiale 2021: “C’è un predestinato”

Marco Melandri fa i suoi pronostici in vista della prossima stagione di MotoGP: indica il “predestinato” e boccia un italiano per il titolo

Fabio Quartararo
Fabio Quartararo (Getty Images)

Marco Melandri, ex pilota della MotoGP e oggi commentatore su DAZN, dice la sua sul motomondiale 2021 che inizierà tra qualche settimana. Un mondiale che dovrà fare ancora i conti con la pandemia con il Covid che cambia il calendario della MotoGP ma che intanto vedrà al nastro di partenza i soliti noti più qualche incognita. Una riguarda sicuramente Marc Marquez che è alle prese con la riabilitazione dopo il triplice intervento chirurgico. Una incognita che però non frena Melandri che vede lo spagnolo ancora favorito: “Spero torni presto, anche se non sarà al massimo“.

Un Marquez non al 100% può comunque dire la sua in mezzo a tanti piloti italiani che dovranno lottare per guadagnarsi la ‘pagnotta’. Tra questi c’è Morbidelli che ha sfiorato il titolo lo scorso anno: per il pilota Yamaha arriva però la ‘bocciatura’ di Melandri.

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MotoGP, Melandri boccia Morbidelli: “Non lotterà per il titolo”

Morbidelli sul podio
Morbidelli (Getty Images)

Marco Melandri su Instagram fa i suoi pronostici per la prossima stagione di MotoGP. Un’annata nella quale non ci sarà Franco Morbidelli: “Non credo possa vincere il titolo – dice il pilota ravennate – anche se sarà molto forte“. Questo non basterà però per riportare in Italia un titolo che manca da troppi anni e per il quale Melandri ha anche il suo “predestinato”: Fabio Quartararo. “Fate attenzione a lui: è uno dei grandi predestinati” il messaggio del commentatore DAZN che torna poi a parlare di italiani.

Di Petrucci che in KTM potrà essere “più rilassato” e che avrà “meno pressione e tanta voglia di far bene“. E due due debuttanti Bastianini e Marini che “possono essere subito veloci” ma dovranno fare i conti con i pochi chilometri che avranno a disposizione prima di iniziare il campionato: “Dovranno sfruttare le gare come se fossero test“.

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