Rivive la storica Jaguar C-Type. Il classico degli anni Cinquanta torna in un’edizione limitata, fedele all’originale, per i 70 anni di storia
I classici non passano mai di moda. E prima o poi ritornano. E’ il caso della leggendaria Jaguar C-Type, sportiva di inizio anni Cinquanta dall’avveniristico look sinuoso che festeggia settant’anni di storia e fascinazione. Per questo, la casa britannica ha annunciato la realizzazione di una serie limitata nell’ambito del programma C-Type Continuation.
I nuovi esemplari saranno realizzati negli stabilimenti di Coventry, in totale fedeltà al progetto originale del 1951. Non solo nella carrozzeria dalla linea incredibilmente fluida, disegnata dall’artista, disegnatore e aerodinamico della Jaguar di allora, Malcolm Sayer.
Gli otto nuovi modelli rifletteranno le specifiche della C-Type che vinse a Le Mans nel 1953, bissando il successo del 1951. Per cui, si ritroveranno il motore da 3.4 litri con sei cilindri in linea e i tre carburatori Weber 40DCO3 con una potenza massima di 220 cavalli. Torneranno anche i freni a disco, che rappresentavano la vera grande novità all’epoca per un’auto da corsa.
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Jaguar C-Type, il fascino di un grande classico
La C-Type, prodotta in 53 esemplari di cui 43 venduti a privati, ha fatto la storia dell’automobilismo. “E’ sinonimo di design e di innovazione nell’ingegneria – ha detto il direttore di Jaguar Classic, Dan Pink -. Settant’anni dopo, siamo fieri di poter utilizzare le tecnologie più avanzate per restituire quest’auto leggendaria a una nuova generazione di appassionati”.
Prima vettura con i freni a disco a vincere un gran premio, con Stirling Moss a Reims in Francia nel 1952, la C-Type ha partecipato anche alla Mille Miglia, che mantiene la sua tradizione. E ha permesso alla Jaguar di chiudere al secondo posto la prima edizione del World Sportscar Championship nel 1953.
Il fascino sportivo può oggi rivivere, in piena fedeltà all’originale, grazie alla ricerca degli specialisti di Jaguar Classic che hanno recuperato i disegni originali degli anni Cinquanta. Le possibilità offerte dagli attuali software hanno fatto il resto.