MotorSport

Suzuki voleva Valentino Rossi: Brivio svela il motivo del mancato ingaggio

Suzuki sognava Valentino Rossi. Lo racconta l’ex team manager Brivio, che svela anche le trattative avute con Dovizioso e Zarco in passato.

Davide Brivio con Valentino Rossi e Colin Edwards ai tempi della Yamaha (Getty Images)

Tra Davide Brivio e Valentino Rossi c’è un ottimo rapporto, non è un mistero. Insieme hanno vinto tanto in Yamaha e la relazione è proseguita anche successivamente.

Il manager lombardo nel 2020 ha trionfato in MotoGP con la Suzuki e a sorpresa ha deciso di approdare in Formula 1 sposando il progetto Renault Alpine. Invece il pilota pesarese ha vissuto una stagione difficile e nel 2021 correrà col team Petronas SRT quello che potrebbe essere il suo ultimo campionato nel Motomondiale.

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Brivio e gli aneddoti su Rossi, Dovizioso e Lorenzo

Davide Brivio (Getty Images)

Brivio in un’intervista concessa a MotoGP.com ha rivelato che Suzuki era interessata a prendere Rossi quando decise di tornare nella classe regina. Queste le sue parole: «Io lavoravo per Vale dopo aver lasciato Yamaha, mi occupavo dei sui suoi contratti personali. Sahara mi contattò tramite Facebook per chiedermi cosa avrebbe fatto Rossi. Nel 2014 Suzuki voleva tornare in MotoGP e voleva sapere se Vale sarebbe stato disponibile».

La casa di Hamamatsu voleva tornare in MotoGP con un nome importante come quello di Rossi, che però ha rifiutato di valutare concretamente tale prospettiva: «Ne parlai con lui – spiega Brivio – e mi disse che non era interessato alla Suzuki. Voleva tornare in Yamaha. Io gliel’avevo detto per informarlo. Quindi ho riferito la cosa a Sahara, che poi mi ha proposto di lavorare per il loro team. Dal 1° aprile 2013 ho iniziato».

Il team di Hamamatsu puntò su Aleix Espargarò e Maverick Vinales. Il manager rivela anche un altro aneddoto: «Avevamo avuto una trattativa anche con Dovizioso, che all’ultimo momento ha deciso di rimanere in Ducati».

Brivio conferma anche che c’era la concreta possibilità che arrivasse Johann Zarco nel 2017: «Facemmo un pre-contratto a Zarco, che stava correndo in Moto2. Ci trovammo a scegliere tra lui e Rins, alla fine scegliemmo Alex».

L’ex team manager Suzuki parla anche della scelta fatta nel 2018 per il 2019, quando c’era Jorge Lorenzo a disposizione dopo che Ducati lo aveva scaricato e fu Joan Mir a spuntarla: «Dovevamo decidere tra Mir e Lorenzo, non era una scelta di piloti ma di filosofia. Se puntare su un rider esperto e affermato oppure puntare su un altro giovane. Joan mi sembrava speciale, però aveva un’opzione con la Honda. Lui voleva venire in Suzuki e mi si sono illuminati gli occhi».

Si può dire che aver scelto Mir non è stato sbagliato, visto che ha vinto il titolo mondiale MotoGP 2020…

Matteo Bellan

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