Il pilota danese Kevin Magnussen confida di avere rifiutato l’offerta di un team di Formula 1 per continuare la sua carriera in modo diverso
Kevin Magnussen non ha mai nascosto di essere rimasto scottato dalla decisione della Haas di non rinnovargli il contratto. La scelta della scuderia americana è stata quella di puntare su tre piloti giovani, tutti esordienti nella massima categoria e provenienti dalla Formula 2: Yuki Tsunoda, Mick Schumacher e Nikita Mazepin.
Kevin Magnussen e il cambiamento
Magnussen non l’ha presa bene: “Ammetto che questa decisione brucia – spiega il pilota in una lunga intervista al magazine danese Dossier – anche perché si tratta di qualcosa che non è dipeso totalmente dalla mia volontà. Mi sarebbe piaciuto andare avanti, ora oggi sono convinto che la macchina avesse del potenziale che si potesse sfruttare e che ci fosse un bel margine di miglioramento. Pazienza. Ora non dipende più da me”.
In realtà Kevin Magnussen avrebbe avuto un’altra grande occasione per restare in Formula 1 anche se non vuole rivelare la scuderia che gli ha presentato un’offerta per la prossima stagione: “Non voglio divulgare dettagli perché qualcuno non ne sarebbe felice ma c’era la possibilità di restare almeno per un’altra stagione. Anche se non si trattava di una macchina particolarmente veloce, sicuramente non molto migliore della Haas. Credo non sia difficile farsi un’idea. A quel punto ho preferito lasciare perdere e andare avanti, facendo altri progetti”.
Via dalla Formula 1
La scuderia che avrebbe offerto un ruolo da terzo pilota, e dunque da riserva, a Magnussen potrebbe essere l’Alfa Romeo. Ma non ci sono conferme in tal senso né dal danese né dal team.
Magnussen nel frattempo è impegnato a Daytona con l’IMSA, al volante di una Cadillac preparata dal Team Ganassi.
Il danese si dice comunque contento della scelta che ha fatto: “Lavoro con un team vincente che vuole continuare a vincere. E questa per me è l’unica motivazione che conta. Inutile restare a tutti i costi in Formula 1 solo perché si tratta del campionato più bello ed evidente. In un contesto del genere, quando sai di poter correre ma di non poter mai essere tra i primi, vengono a mancare le motivazioni e diventa tutto molto sofferto. Ho deciso di fare un passo avanti e di avventurarmi in qualcosa di diverso e di nuovo che possa restituirmi l’entusiasmo”.