Long Beach è uno dei circuiti cittadini simbolo della stagione di IndyCar. Sergio Perez lo vorrebbe di nuovo nel calendario della Formula 1
Il circuito di Long Beach rappresenta una delle tappe clou della stagione della IndyCar. Dal 1976 al 1983, ha ospitato anche il GP Usa-Ovest nel Mondiale di Formula 1, anche se in una configurazione differente. E c’è chi lo vorrebbe di nuovo nel calendario del circus.
L’idea di portare qui la Formula 1 venne nel 1973 a un agente di viaggi emigrato dalla Gran Bretagna, Chris Pook, convinto che Long beach non sarebbe mai uscita dall’ombra di Los Angeles senza un grande evento sportivo. Perciò, con l’aiuto dell’ex pilota Dan Gurney, iniziò a lavorare per creare un gran premio di Formula 1 che fosse l’equivalente nordamericano del GP Montecarlo.
Dopo un’edizione del Long Beach Grand Prix per la Formula 5000 nel 1975 a cui parteciparono tra gli altri Chris Amon, Mario Andretti e il futuro campione del mondo Jody Scheckter, il circuito cittadino di Long Beach diventò una delle tappe del Mondiale di F1.
Il tracciato girava intorno alla Sports Arena e usava una sezione dell’Ocean Boulevard come rettilineo di partenza e arrivo. Una curva a 90 gradi a destra immetteva in un tratto in discesa fino a un altra curva a gomito, a sinistra, preludio alla Seaside Way e al tratto più piatto del tracciato.
I piloti attraversavano il parcheggio dell’arena, si immettevano poi lungo Shoreline Drive dove affrontavano anche un tornante a 180 gradi a destra. Seguivano due curve complesse, compreso il cosiddetto “Queen’s Hairpin”, che inaugurava la parte finale del tracciato.
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Il circuito ha mantenuto senza grandi cambiamenti la stessa configurazione fino al 1982. Il boom edilizio di Downtown Long Beach ha poi costretto gli organizzatori a rivedere il percorso. Diverse parti del circuito, come il parcheggio del centro congressi, non erano più utilizzabili. Anche l’attraversamento di Pine Avenue, che i piloti percorrevano nei due sensi grazie a un tornante a 180 gradi, si è trasformata in una combinazione di curve veloci, un rapido zig-zag dunque.
Modificati anche il rettilineo lungo la Seaside e il tornante successivo. Complessivamente, il percorso nuovo ha reso il circuito leggermente più lungo, 3.248 metri e allo stesso tempo ne ha ridotto la velocità media di percorrenza.
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Le caratteristiche del circuito piacciono particolarmente a Sergio Perez. Il messicano, prossimo compagno di squadra di Max Verstappen al volante della Red Bull, ha lanciato l’idea in un’intervista per il podcast Talking Bull.
“Long Beach è una delle prove più importanti per l’IndyCar – ha detto -. E’ un circuito cittadino vecchio stampo. E io adoro correre su questo tipo di tracciati. Mi piacerebbe rivederlo nel calendario della Formula 1”.
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