Mercedes C111, la sportiva da sogno che conquistò Andy Warhol

Presentata a Ginevra nel 1970, la super-sportiva Mercedes C111 ha attirato l’attenzione di Andy Warhol che l’ha dipinta nel 1986

Mercedes C111, l'Auto da sogno che conquistò Andy Warhol
Mercedes C111, l’Auto da sogno che conquistò Andy Warhol

Dopo oltre cinquant’anni, la Mercedes C111 conserva intatto il suo fascino. Presentata nell’autunno del 1969, alta poco più di un metro, è una super-sportiva dal passo lungo (2,6 metri) e gli sportelli che si aprono ad ali di gabbiano. La carrozzeria in materiale sintetico scatena entusiasmo ancora oggi.

Non può passare inosservata una sportiva con le linee così filanti. Nelle intenzioni dell’azienda, costituisce una “dream car”. Un’auto da sogno, appunto. Ed è proprio la reazione che genera quando, tra la fine del 1969 e l’inizio del 1970, viene esposta a Parigi, Londra, Torino, Vienna, Essen, Bruxelles e Chicago.

Nell’estate del 1969, Bruno Sacco e Josef Gallitzendörfer cominciano a lavorare al design di una seconda versione, che si caratterizzerà per un’aerodinamica ottimizzata (ridotta la resistenza dell’8%), per un’estetica più moderna degli interni e alla notevole disponibilità di spazio.

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Mercedes C111, un’opera d’arte

Mercedes C111, un'opera d'arte
Mercedes C111, un’opera d’arte

La C111, dunque, combina caratteristiche da uso quotidiano con un’anima da auto di lusso. Non a caso, un appassionato londinese arriva a offrire mezzo milione di marchi tedeschi per acquistarne una nel 1969, quando è ancora al livello sperimentale. Addirittura, in più di un’occasione alla casa di Stoccarda giungono perfino assegni in bianco per una C111.

Una delle C111 sperimentali datata 1970 colpisce l’attenzione di Andy Warhol. Il capostipite della pop-art ne realizza una serigrafia. Come nel suo celebre ritratto di Marylin Monroe, la Mercedes compare in quattro cromature differenti sulla tela, sempre con le monumentali ali di gabbiano sollevate.

La riproducibilità tecnica dell’arte finisce per offrire punti di vista differenti su una creazione che farà epoca. E non solo per un motore Wankel capace di spingerla a una velocità massima di 290 km/h.

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