Il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg ha invitato il presidente USA Joe Biden ad alzare le tasse sulla benzina che alimentano il fondo per la riparazione stradale
Il neo-presidente USA Joe Biden potrebbe aumentare per la prima volta dopo ventotto anni le tasse sulla benzina. Secondo Pete Buttigieg, nuovo ministro dei Trasporti, Biden dovrebbe prendere in considerazione tutte le opzioni sul tavolo.
La questione delle tasse sulla benzina è cruciale negli USA, perché dalle accise sui carburanti dipende il fondo per la riparazione delle autostrade, l’Highway Trust Fund, che rischia di essere prosciugato entro il 2022.
Fino al 1956, le riparazioni stradali venivano finanziate attraverso il Fondo generale del Tesoro degli Stati Uniti. Poi si è passati al prelievo sul prezzo dei carburanti, inizialmente con un’imposta di tre centesimi al gallone.
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Tasse sulla benzina, la sfida di Biden
La tassa ha subito diversi rialzi: nove centesimi sotto la presidenza Reagan, quattordici con George Bush padre, 18,4 sotto Clinton. Più volte, anche durante la presidenza di Barack Obama di cui Biden è stato vice per otto anni, si è discusso di alzare la tassa anche fino a quaranta centesimi al gallone. Ma il progetto non è andato avanti.
“Abbiamo bisogno di una soluzione che garantisca introiti il più possibile certi e sostenibilità economica” ha detto Buttigieg, come riporta Fox News. E non è detto che mantenere questa stretta dipendenza del fondo per le riparazioni stradali dalla “gas tax” possa essere la risposta giusta nel lungo periodo. In questo modo, si vanificherebbero gli effetti della spinta verso la mobilità elettrica, ad esempio.
Il nuovo ministro dei Trasporti ha suggerito, per questo, di abolire il principio del prelievo fisso per gallone. E introdurre, invece, in una certa misura, una connessione tra la “gax tax” e l’andamento dell’inflazione.