Dal 1991, la Formula 1 viene trasmessa in diretta anche sulle reti Fininvest. Andrea De Adamich, Guido Schittone e Claudia Peroni simboleggiano la nuova era
Le lettere nere che si muovono per comporre la scritta “FIA Formula 1 World Championship” insieme a due righe dorate. Le grafiche con i nomi in bianco e i numeri grandi, neri, su fondo giallo, per le posizioni in classifica. Visivamente, era questa la Formula 1 della prima metà degli anni Novanta. La Formula 1 accompagnata dalla voce di Andrea De Adamich.
Sì, perché dal 1991 la RAI non ha l’esclusiva dei gran premi. Fino al 1995, è in vigore una spartizione con la Fininvest, che trasmette invece tutto il Mondiale nel 1996. De Adamich, voce anche del videogame ufficiale della Formula 1 in quegli anni, commenta con Guido Schittone come spalla e gli interventi di Claudia Peroni dai box.
Le multiformi figure di De Adamich e Schittone comportano la creazione di un equilibrio diverso da quello a cui siamo abituati tra il telecronista e la seconda voce. Quest’ultima è quasi sempre un ex protagonista dello sport che commenta. Nel caso della Formula 1, in questo ruolo abbiamo visto Clay Regazzoni, Gianfranco Palazzoli e poi Ivan Capelli in RAI, o negli ultimi tempi Marc Gené a Sky.
Leggi anche – Mario Poltronieri, il primo grande cantore della Formula 1 in tv
De Adamich, pilota e telecronista
De Adamich, infatti, ha un passato da pilota in Formula 1. Ha corso anche in Ferrari, arrivando quarto al debutto in Spagna nel 1965, e ottenuto sei punti in carriera.
Triestino classe 1943, ha interrotto la carriera per un grave infortunio al GP Gran Bretagna del 1973 al volante di una Brabham. Cambia vita, entra nel mondo della comunicazione. Crea una linea di abbigliamento per la Marlboro e apra fonda un’azienda a suo nome per gestirne la licenza in Italia, Europa, Medio ed Estremo Oriente, Sudamerica. Nel 1985, Marzotto la rileva.
LA POLE DI SENNA A MONZA NEL 1991 – CLICCA QUI PER IL VIDEO
Già da dieci anni, dal 1975, De Adamich aveva iniziato la sua carriera di giornalista. E’ l’attività che lo ha reso più celebre, anche se non l’ha mai considerata la più importante della sua vita. L’editore Rusconi, infatti, lo chiama ad Antenna Nord per realizzare il programma Grand Prix.
Il direttore di Antenna Nord è il palermitano Lillo Tombolini, che guiderà anche Italia 1 dal 1982, canale nato dalla fusione delle 22 emittenti del gruppo Rusconi, e poi Rete 4. Tombolini ha portato in Italia Lady Oscar, Hello Spank, Mazinga, ha diretto poi Odeon TV, Telemontecarlo e TMC 2 con programmi cult come Goleada, Il processo di Biscardi, Tappeto volante e un telefilm spartiacque: Sex and the City. Sotto la sua direzione, nel 2010, Enrico Mentana ha assunto la guida del telegiornale di La7.
Con il suo stile competente e pacato, e l’indimenticabile abitudine di parlare sopra la sigla della FIA, De Adamich ha accompagnato gli ultimi anni di Ayrton Senna e i primi dell’esplosione di Michael Schumacher.
Leggi anche – Ezio Zermiani, pioniere della Formula 1 in Tv: la storia del primo inviato ai box
Schittone e Peroni: i volti Mediaset della Formula 1
De Adamich continua a dirigere, dal 19909, il Centro Internazionale “Guida Sicura” di Varano de Melegari. Proprio su quello stesso circuito, nel 1977, è iniziata la carriera giornalistica della sua spalla in quelle telecronache, Guido Schittone.
Anche lui ha corso, anche se non in Formula 1 (F.Italia, F.Ford, Civt). Ha seguito i motori per Autosprint (di cui sarà anche direttrore) e Telesprint, Rombo e Rombo TV. Ha scritto i testi per Grand Prix, ha conservato la passione per il Parma, il teatro, la narrativa. Inviato spesso a Le Mans, ha sottolineato un aspetto importante di quella sua esperienza televisiva. Ovvero: nessuno dei giornalisti che allora seguiva i motori per la Fininvest, fra telecronache, programmi e telegiornali, era arrivato lì senza possederne le basi.
Vale anche per Claudia Peroni, inviata ai box, che ha corso dieci anni nei rally a livello italiano, europeo e mondiale. L’esperienza televisiva inizia nel 1982 in Grand Prix, poi nel 1989 arriva anche la conduzione del primo programma: Cadillac su Retequattro. Il riferimento al brand lascia intendere che la trasmissione avesse un punto di vista anche mondano sul mondo delle corse.
Negli anni, ha seguito anche il Motomondiale e i rally per Mediaset, è stata inviata ai box per Telepiù. Dal 2000 per cinque anni è stata la voce del videogame della Formula 1 per Play Station 1 e 2. Ha continuato, in tutte le sue molteplici vesti, a trasmettere la sua energica passione per i motori. La passione di chi li ha vissuti, li conosce, di chi sa decifrare le emozioni degli uomini dietro i caschi dei piloti.